Abbattimento delle nutrie, arriva il via libera dalla Provincia: "Problema insostenibile"
Il presidente Antonio Pastorello ha tenuto un incontro nella Loggia di Frà Giocondo per coordinare gli improrogabili interventi di controllo e abbattimento di questi roditori
Nella Loggia di Frà Giocondo, il presidente Antonio Pastorello ha convocato un incontro operativo per coordinare gli improrogabili interventi di controllo e abbattimento delle nutrie. Erano presenti: Confortini Ivano, funzionario responsabile del Servizio Tutela faunistico ambientale provinciale; Cappellari Damiano, vicecomandante del Corpo di Polizia Provinciale; Tomezzoli Antonio, presidente del Consorzio veronese di Bonifica; Olivi Fiorella, dirigente del Servizio Veterinario ULSS 20; Bertoja Gianluca, direttore del Servizio Veterinario ULSS 21, area C; Salvelli Alessandro, direttore del Servizio Veterinario ULSS 22. Hanno partecipato all'incontro anche i rappresentanti dei 98 Comuni veronesi, le associazioni degli agricoltori (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri) e i presidenti degli Ambiti territoriali di caccia.
Come è noto, le recenti modifiche di legge hanno assegnato ai Comuni la competenza di controllo e abbattimento delle nutrie, assegnando alle Province il ruolo di coordinamento. Gli uffici tecnici provinciali hanno predisposto l'ordinanza per i Comuni che autorizza i cacciatori all'abbattimento, mentre i Consorzi di Bonifica provvederanno allo smaltimento delle carcasse.
"Il problema delle nutrie è divenuto ormai insostenibile - ha detto il presidente Pastorello -. L'attività di questi grossi roditori causa notevoli danni alle nostre campagne: rovinano le colture e, soprattutto, costruendo le tane lungo i corsi d'acqua, danneggiano gli argini. Come amministratori abbiamo il dovere di intervenire al più presto per tutelare l'incolumità dei nostri cittadini; per rendersi conto del pericolo che stiamo correndo, è sufficiente pensare a cosa potrebbe accadere se, durante una piena, un argine minato ed indebolito dalle nutrie dovesse cedere sotto la spinta dell'acqua. Giunti a questo punto, occorre decidere se vogliamo dare maggior valore alla vita di una nutria o ad una vita umana. Come Provincia abbiamo organizzato questo tavolo di coordinamento per unire le forze e cercare di risolvere al meglio questo problema. I Comuni potranno, così, fare le ordinanze che sono state concordate con la Provincia e la Prefettura; gli Ambiti territoriali di caccia si sono già messi a disposizione per sopprimere le nutrie, mentre i Consorzi faranno in modo di smaltire le carcasse di questi animali».