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Filobus e autostrada, il Comune rivoluziona ancora Verona Sud

Nuove ipotesi sull'area della Genovesa: previsto un parcheggio da 5mila posti auto e ridimensionamento dei costi previsti per il ribaltamento del nuovo casello autostradale

Una rivoluzione dei lavori a Verona Sud, nella zona della Genovesa. Viabilità stravolta rispetto al progetto iniziale e un immenso parcheggio. Il tema del filobus (e del cemento) sta tornando prepotentemente a far discutere in Comune. In base alle idee attuali il tracciato cambierebbe e i cantieri interesserebbero anche tutta l'area interessata dalla cooperativa. La trasformazione del quartiere porterebbe alla creazione di uno svincolo dell'autostrada che supporterà il traffico del nuovo casello e fornirà base logistica con un parcheggio gigantesco di 5mila posti auto su 150mila metri quadrati. A finanziare la costruzione del mega-spazio saranno i quattrini rastrellati dalla Fondazione Cariverona, circa nove milioni di euro. Il deposito mezzi del filobus dovrà sorgere invece a fianco della sede della cooperativa La Genovesa: qui sono previsti 165mila metri quadri su cui saranno studiati anche i posti per gli autobus in sosta.

VERSO IL DISIMPEGNO DI CADIDAVID - Se comunque sarà la società che gestisce la Brescia-Padova a costruire i 20mila metri quadrati a Verona Sud, il progetto pensato agli inizi del 2000 troverà sostanziali modifiche. Uno studio che, secondo l'amministrazione comunale, servirà a collegare le varie tangenziali del territorio e la zona di Borgo Roma-Cadidavid, dove sono previsti anche i lavori del nuovo centro Ikea. Insomma, un vero e proprio stravolgimento, che va ad aggiungersi ai lavori per il recupero delle Ex Cartiere per Adige City, il futuristico progetto che riguarda le ex Officine e i mercati generali. Nel progetto di dieci anni fa il ribaltamento del casello autostradale, inoltre, doveva costare 60 milioni di euro. Con le nuove ipotesi si punta invece a contenere i costi sui 20 milioni al massimo. Così, come spiega l'Arena, coi soldi risparmiati si riuscirà a trovare una soluzione al traffico imperante di Cadidavid: al vaglio ci sarà dunque il rifacimento dello svincolo di via Morgagni che dà sulla tangenziale e il conseguente collegamento diretto alla Statale 12.

IL PD: "PROGETTI PEGGIORATIVI" - I porgetti dell'amministrazione, tuttavia, non fanno contenti gli esponenti del Partito democratico, da sempre contrari ai lavori, che accusano gli ideatori del Piano di non avere ancora chiare le esigenze dei cittadini. "Con i loro continui ripensamenti Tosi, Giacino, Casali e Venturi hanno dato vita ad un nuovo genere di urbanistica: l'urbanistica situazionista, dove tutto è in continuo e perenne cambiamento". A puntare il dito contro Palazzo Barbieri è il capogruppo in Consiglio, Michele Bertucco, a cui si associa il consigliere Stefano Vallani: "Ancora una volta hanno pensato di rivoluzionare il contenuto delle opere programmate a Verona Sud senza confrontarsi con nessuno, né con il territorio, né le categorie e tanto meno con il consiglio comunale. Quel che è certo è che nella loro proposta la popolazione dovrà accontentarsi di opere sostitutive peggiorative, succedanei come è l'orzo al posto del caffé: il filobus al posto della tranvia; la bretellina Ikea al posto della variante alla Statale 12; una piccola variante con un nuovo svincolo al posto del ribaltamento del casello di Verona Sud".

Conlude Bertucco: "In massima parte, infatti, i soldi che riusciranno ad estrarre dalle autostrade (al netto di quello che continuano a immettere per coprire i buchi di bilancio della Serenissima) verranno dirottati verso l'inutile e dannoso traforo delle Torricelle. Ancora una volta ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B".

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