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Cronaca San Bonifacio / Via Ritonda

Ferroli, nuovo piano industriale, ma ancora centinaia gli esuberi previsti

Si parla di 400 posti di lavoro a rischio. I licenziamenti non sono ancora partiti, ma da metà ottobre terminerà la cassa integrazione. I sindacati chiederanno quindi un prolungamento degli ammortizzatori sociali

L'estate scorsa si parlava di 600 esuberi contenuti nel piano industriale per il rilancio della Nuova Ferroli. Seguirono proteste e confronti per limitare i licenziamenti nei tempi concessi dagli ammortizzatori sociali. Ieri, 4 aprile, un nuovo piano industriale è stato presentato dall'azienda ad un tavolo formato dai sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl e dai sindaci dei comuni interessati, primo fra tutti Giampaolo Provoli di San Bonifacio.

Come scrive Francesca Lorandi su L'Arena, sono 400 i posti di lavoro a rischio. I licenziamenti non sono ancora partiti e i lavoratori hanno la cassa integrazione garantita fino al 16 ottobre. Serve però altro tempo e realizzare quelle azioni volte a limitare gli esuberi e il loro impatto sociale. Quindi il 20 aprile ci sarà un nuovo incontro per prolungare gli ammortizzatori sociali.

Nel nuovo piano industriale è stato descritto come cambierà l'azienda, con la concentrazione dei siti di produzione e la chiusura a Gambellara. Incerto ancora il futuro dello stabilimento ad Alano di Piave, mentre quello di Ferrara dovrebbe rimanere attivo. Molte attività non saranno più svolte internamente, ma verranno esternalizzate. Infine, la fonderia potrebbe essere ceduta ad una nuova cooperativa formata dagli stessi lavoratori della Ferroli.

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