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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Delitto Armando. Una nuova testimonianza prima del processo a 4 imputati

Un uomo ha ricordato di aver visto la vittima nel giorno del delitto in macchina con una donna dalla capigliatura diversa da quella della figlia Cristina, accusata dell'omicidio

Maria Armando, infermiera di San Bonificio, uccisa con 21 coltellate nel febbraio del 1994. Il suo caso non si è chiuso con la sentenza di ergastolo per Alessandra Cusin. A distanza distanza di 22 anni è stato chiesto il processo per altre quattro persone che potrebbero essere coinvolte nell'omicidio: le figlie della vittima Katia e Cristina Montanaro, l'allora fidanzato di Cristina, Salvador Versaci, e una loro amica, Marika Cozzula. L'inizio del processo a loro carico è arrivato.

L'avvocato di Alessandra Cusin, Enrico Cogo, ha spiegato al Corriere di Verona che chiederà la revisione del processo per la sua assistita. L'elemento nuovo è quanto riferito da un conoscente di Maria Armando, l'edicolante davanti al quale lei passava solitamente in macchina. Anche nel pomeriggio del giorno della sua morta, la vittima è passata davanti all'edicola, ha suonato il clacson e ha salutato l'uomo, che nonostante il tempo passato, ancora si ricorda tutto. E si è ricordato soprattutto di un dettaglio, Maria Armando era in macchina con un'altra persona, probabilmente una donna con capelli ricci, castani e voluminosi. Una capigliatura diversa da quella della figlia della vittima, Cristina, ma anche da quella di Alessandra Cusin.

Si torna dunque in tribunale, con la speranza che venga fatta piena luce sull'omicidio.

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