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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Nubifragio, emergenze risolte ma per i risarcimenti ci vuole pazienza

La maggior parte degli interventi è stata eseguita in poco più di un giorno. Ora si contano i danni e si attende di conoscere le modalità per le richieste di risarcimento

Sono stati conclusi gli interventi più urgenti dopo il nubifragio che sabato 1 settembre si è abbattuto sulla provincia di Verona. Sia nel capoluogo che in provincia si procede con la conta dei danni e con la ricerca di soluzioni per i problemi più critici. A Negrar è stato allestatito un centro di raccolta di tutto il materiale danneggiato o reso ormai inutilizzabile a causa degli allagamenti e del fango. Una montagna di rifiuti accatastati nel campo sportivo di Santa Maria e Arbizzano e che piano piano saranno smaltiti. Mentre a Verona, nel quartiere di Quinzano alcune famiglie non possono raggiungere la propria casa in auto perché la strada è praticabile solo a piedi. A parte questi casi isolati, la gran parte degli interventi sono stati esaguiti in poco più di un giorno dal grave evento atmosferico.

Ringrazio tutti quanti hanno reso possibile questo straordinario risultato: la polizia municipale, le squadre di protezione civile, i vigili del fuoco, tutti i tecnici comunali, gli amministratori e quanti si sono dati da fare per affrontare l’emergenza - ha dichiarato l'assessore alla sicurezza di Verona Daniele Polato - In un giorno è caduta la stessa pioggia di tutto settembre 2017, ma grazie a questa straordinaria collaborazione siamo riusciti a risolvere i problemi. Per fortuna, non sono state segnalate persone ferite o in pericolo di vita.

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Ieri mattina, 3 settembre, si è tenuta a Palazzo Barbieri una riunione per fare il punto della situazione a Verona. Hanno partecipato anche il comandante della polizia municipale Luigi Altamura, il presidente dell'ottava circoscrizione Dino Andreoli, i consiglieri della seconda circoscrizione, i responsabili della protezione civile e i tecnici comunali. E oggi alle 15 si terrà un nuovo vertice, a cui parteciperanno anche Amia e Acque Veronesi, "per verificare - ha detto Polato - la necessità di altre azioni, per fare il punto sulla pulizia di pozzi o caditoie, per segnalare eventuali interventi strutturali e per una prima stima dei danni".

Dopo 24 ore, è stata superata l'emergenza di strade e abitazioni - ha aggiunto il sindaco Federico Sboarina - Ringrazio i cittadini che, come volontari, hanno collaborato. Ringrazio le forze dell'ordine, vigili del fuoco, protezione civile, polizia municipale, Agsm, Amia e Acque Veronesi e tutti quelli che hanno lavorato senza sosta e senza orari. Questo ci ha permesso di far fronte a un evento imprevisto. Sono vicino ai veronesi colpiti e ancora alle prese con i danni. Nelle prossime ore, sentirò anche i rappresentanti di categoria degli agricoltori per verificare la situazione a pochi giorni dalla vendemmia. Ringrazio infine, il presidente della Regione Luca Zaia che tempestivamente ha firmato il decreto per lo stato di emergenza e il ministro Lorenzo Fontana con cui sono stato costantemente in contatto. Speriamo che il Governo riconosca lo stato di calamità nel più breve tempo possibile. Tutte le altre parole, sono inutile polemica.

Le altre parole sono quelle del Partito Democratico e di altri consiglieri di opposizione che hanno chiesto maggiore manutenzione. A loro, indirettamente, ha risposto l'assessore Polato, dicendo: "Tutti i torrenti cittadini di competenza del Comune erano stati puliti e con la manutenzione fatta di recente: per questo hanno retto l'impatto della massa d’acqua. Notificheremo un'ordinanza a tutti i proprietari di fondi collinari per comunicare l'obbligo di pulire e fare la manutenzione dei loro appezzamenti oltre alla necessità di metterli in sicurezza".

Ai nostri concittadini chiedo un po' di pazienza per i risarcimenti - ha concluso Daniele Polato - Appena ci saranno comunicate le formalità necessarie per la richiesta danni li informeremo tempestivamente. Intanto è importante che raccolgano tutta la documentazione necessaria.

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