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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Nubifragio di fine luglio. Le richieste di risarcimento danni superano i 10 milioni di euro

Tosi ha fatto il punto della situazione sui danni causati dal diluvio che si è abbattuto sul capoluogo scaligero il 27 e 28 luglio: 7 milioni sono stati richiesti per per ripristinare il patrimonio pubblico

Il Sindaco Flavio Tosi ha fatto il punto oggi sulla ricognizione dei danni causati dal nubifragio che si abbattuto sulla città nella notte fra il 27 e il 28 luglio scorso. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli, il direttore generale del Comune Marco Mastroianni, il personale della Protezione civile, il geometra Ernesto Vian, che ha curato le stime dei danni subiti dal patrimonio pubblico nell'ambito della convenzione stipulata fra Comune di Verona e Acque Veronesi.
Sono 255 le richieste di risarcimento danni presentate da cittadini privati, 61 quelle presentate dalle attività economiche; 144 quelle presentate dal Comune di Verona, dagli Enti e dalle Partecipate, per un totale complessivo di 10.173.410 euro. In dettaglio, la stima dei danni subiti dalle attività economiche e produttive è pari a 1.058.817 euro; i danni relativi al patrimonio privato riguardano gli immobili per 1.389.719 e i beni mobili per 935.259; i danni agli edifici, monumenti, infrastrutture e impianti pubblici è stimato a 6.789.614 euro.
“Ringrazio tutti coloro che hanno prestato la loro opera per portare aiuto nei giorni successivi al nubifragio - ha detto il Sindaco - e soprattutto i volontari della Protezione civile. La stima complessiva dei danni subiti dalla città, per i quali è stato chiesto l'indennizzo allo Stato e alla Regione Veneto, supera i 10 milioni di euro. Per quel che riguarda i quasi 7 milioni di risarcimento richiesti per ripristinare il patrimonio pubblico, riteniamo che la priorità spetti ai due interventi proposti da Acque Veronesi per il riordino delle acque bianche in zona Teatro Romano-Veronetta, per una stima di 2.200.000 euro e in corso Portoni Borsari, per una stima di 1.200.000 euro. Gli altri risarcimenti richiesti riguardano i danni subiti da una quarantina di edifici di Agec, una decina di scuole, alcuni gli impianti sportivi: Stadio, Palasport, via Sogare, diversi edifici monumentali: biblioteca civica, Museo di Castelvecchio, Tomba di Giulietta e Museo degli Affreschi, chiesa di San Giorgeto, Scavi scaligeri, archivio comunale”.
Lo “stato di crisi” per il nubifragio che fra il 27 e il 28 luglio scorso ha colpito il territorio del Comune di Verona è stato dichiarato con Decreto del Presidente della Giunta regionale del Veneto n. 94 del 2 agosto 2016.
Il Comune di Verona si è attivato tempestivamente pubblicando sul proprio portale internet, alle pagine della Protezione Civile, le informazioni dettagliate per la compilazione delle richieste di risarcimento.
Successivamente, non appena resa disponibile dalla Regione Veneto, è stata pubblicata sul sito comunale la relativa modulistica di ricognizione dei danni subiti dal Patrimonio Privato (scheda B) e dalle Attività Economiche e Produttive (scheda C).
Visto l'aspetto tecnico degli allegati da presentare a corredo della domanda, l'Amministrazione comunale ha istituito un ufficio specifico di Informazioni in piazzetta Mura Gallieno 3, per offrire assistenza alla compilazione delle domande di ricognizione dei danni e delle relative schede. L'Ufficio si è avvalso della collaborazione tecnica dell’Associazione Nazionale Geometri Volontari per la Protezione Civile (A.GE.PRO) e del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona, che con proprio personale ha affiancato un addetto della Protezione Civile. State state aiutate nella compilazione delle schede 75 persone; 106 le telefonate di informazioni.
L'ultimo giorno utile per la presentazione delle domande di risarcimento al Comune di Verona è stato il 16 settembre; le pratiche sono state tutte trasmesse alla Regione Veneto entro il termine stabilito del 19 settembre.

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