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Cronaca Borgo Trento / Lungadige Attiraglio

Nubifragio, 300 interventi nel veronese. Anche Sboarina a spalare il fango

Tante squadre di vigili del fuoco e della protezione civile sono operative nei territori colpiti dalla bomba d'acqua. Tra i volontari di lungadige Attiraglio anche il sindaco di Verona

Per fare fronte alle conseguenze del nubifragio di ieri, in tanti sono al lavoro e non solo i vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile. Un lavoro che la Regione Veneto ha provato a quantificare, arrivando a contare circa 300 richieste di intervento a Verona e nei territori provinciali colpiti dalla terribile bomba d'acqua: la Valpolicella, l'est veronese e in parte anche la bassa. In pochissimo tempo, ieri, è caduta del cielo più acqua di quanta generalmente ne cade in tutto il mese di settembre. Anche 170 millimetri di pioggia venuti giù in due ore; pioggia che ha ingrossato i corsi d'acqua e che ha provocato allagamenti e piccole frane.

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato lo stato di crisi e insieme al suo assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin monitora costantemente una situazione che vede sul posto, oltre ai pompieri, 41 squadre di volontari di associazioni veronesi, con 164 uomini al lavoro. Da questa mattina sono attive 31 squadre provenienti dalle province di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, che impegnano 124 volontari. E altri 64 volontari di 16 squadre, 11 della provincia di Padova e 5 della provincia di Verona, sono pronti a subentrare.

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO PER UNA FRANA: IL VIDEO

I comuni più colpiti sono: Verona, San Pietro in Cariano, Negrar, Colognola ai Colli, San Martino Buon Albergo, Zevio, Belfiore, Soave, Monteforte d'Alpone, Cazzano di Tramigna. A Parona, frazione di Verona, e nelle zone del confinante comune di Negrar, nelle aree di Santa Maria e di Arbizzano sono avvenuti notevoli allagamenti dovuti ad un rigurgito dei torrenti Avesa e Negrar e del Progno di Parona e relativi affluenti. Gli allagamenti di aree stradali del comune di Negrar e delle aree della frazione Parona di Verona si sono risolti grazie all’intervento dei vigili del fuoco, attorno alle 2 di questa mattina. Restano i depositi di fango e detriti vari che l'Amia sta rimuovendo. A Cazzano di Tramigna e Soave, il torrente Tramigna ha risentito di una improvvisa ondata che ha provocato livelli idrometrici preoccupanti e una violenta onda di piena che ha potuto defluire nel torrente Alpone. L'Alpone ha mantenuto la sua capacità di ricezione nonostante alcune preoccupanti variazioni della portata e di quella del confluente torrente Chiampo, dovute essenzialmente alle intense manifestazioni piovose concentrate in ristrette fasce dei bacini. La situazione è migliorata già nelle prime ore di oggi. Nell'area nord di Verona, ci sono problemi di rigurgito del piccolo torrente Lorì per delle ostruzioni del suo imbocco in un tratto tombinato. Si sta cercando una soluzione con l'aiuto del Consorzio di Bonifica Veronese che ha propri mezzi sul posto. Infine, l'Adige non desta per fortuna preoccupazioni.

Rivolgo un grande ringraziamento a tutti i volontari della protezione civile che si stanno alternando con grande generosità - ha dichiarato l'assessore Bottacin - Adesso pensiamo a chiudere l'emergenza e a porre in salvo persone e cose e continuiamo a monitorare la situazione, in stretto contatto con tutti gli enti locali interessanti. Nei prossimi giorni faremo un esame ancora più approfondito dei danni e delle situazioni di criticità anche attraverso sorvoli con l'elicottero per verificare la sussistenza di interventi franosi.

Protezione Civile e volontari al lavoro dopo il nubifragio dell'1 settembre 2018

E come uno dei tanti volontari è all'opera anche il sindaco di Verona Federico Sboarina, insieme ad alcuni assessori, consiglieri comunali e ai presidenti delle municipalizzate Amia e Agsm. Maglietta bianca, stivali gialli e pala per rimuove il fango in una delle zone della città maggiormente colpite, lungadige Attiraglio. "La conta dei danni si farà dopo - ha detto Sboarina ad Ansa - adesso è più urgente dare una mano alle persone. Per questo stamattina ho chiamato a raccolta gli amministratori. Qui c'è gente che ha perso mobili, macchine e ricordi per colpa di mezz'ora di inferno d'acqua. Ringrazio il governatore Zaia per aver fatto prontamente la richiesta di aiuti al governo. Al momento, l'unica consolazione è che in tutto il comune non ci sono stati pericoli per le persone".

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