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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nube vulcanica, il Catullo in ansia per la chiusura

Le ceneri dovrebbero essere sull'aeroporto entro le 18, a rischio tutti i voli

Sono ore di apprensione all’aeroporto Catullo di Verona per l’imminente arrivo della nube di ceneri sprigionata dal vulcano islandese Eyjafjallajokul sull’Italia. Si rischia una nuova prolungata chiusura dello scalo veronese, con conseguenti disagi sia per i passeggeri che per le merci in transito sui voli cargo.

La nube di ceneri questa volta proviene da sud-ovest ed è diretta verso il nostro Paese a causa di un cambio delle correnti atmosferiche e dei venti. In una nota l’Enac, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, fa sapere che la "invaderà il Mediterraneo occidentale fino alla Sardegna ed alla Corsica, e coprirà, inoltre, anche il Piemonte, la Liguria e gran parte della Lombardia, entro le ore 14 di oggi.

Dal Catullo fanno sapere che le ceneri dovrebbero essere sopra Verona già entro le 18 di questa sera. Infine, per le 2 di notte tutto il nord e centro Italia, fino al Lazio, saranno coperti dalle ceneri vulcaniche. Questi dati sono relativi alla parte più bassa della nube, quella tra i 6 mila ed i 6 miule e 500 metri di quota, che, però, è quella che presenta maggiori rischi per la navigazione aerea perché composta da polveri più pesanti che possono compromettere il funzionamento dei reattori dei velivoli.

In queste momenti, nella sede dell’Enac di Roma, si sta svolgendo una riunione nella quale si deciderà se chiudere o meno gli aeroporti italiani. C’è da dire, comunque, che in Marocco ed in Spagna i rispettivi enti nazionali hanno già deciso di chiudere gli scali aeroportuali. È prevedibile dunque che anche Enac, per salvaguardare la sicurezza dei voli, decida di adottare le stesse misure.

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