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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Non Una di Meno scende in piazza anche a Verona: 8 marzo sciopero globale delle donne

"Scendiamo in piazza - si legge nella nota di Non Una Di Meno Verona - perché siamo convinte che una città femminista e transfemminista sia una città più libera per tutte e tutti"

Non Una Di Meno Verona raccoglie l'appello internazionale alla costruzione dello sciopero globale delle donne per il prossimo 8 marzo. Quest’anno sono più di 70 i Paesi del mondo in cui le donne torneranno a incrociare le braccia.

Il corteo a Verona partirà da Piazza Bra con ritrovo fissato alle ore 17.30 e proseguirà poi fino a Piazza Isolo. 

«Scendiamo in piazza perché vogliamo che il #metoo diventi #wetoogether: - si legge in una nota ufficiale di Non Una di Meno Verona - le molestie e le violenze subite dalle donne nelle case, nei luoghi di lavoro, negli spazi pubblici non sono casi isolati, ma manifestazioni di una violenza strutturale che non esitiamo a definire maschile e patriarcale.

Scendiamo in piazza perché le storie di ciascuna di noi possano diventare forza collettiva per ribaltare la cultura in cui viviamo. Pretendiamo una trasformazione radicale non solo dei rapporti di potere tra i sessi ma anche dei rapporti economici: scioperiamo contro le discriminazioni, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, ma anche contro la violenza economica e la precarietà.

Vogliamo autonomia di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, libertà di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini. Ci opponiamo a qualsiasi retorica che utilizzi i nostri corpi per giustificare politiche razziste, securitarie e fasciste, convinte che le società libere le facciano le soggettività che liberamente le attraversano. Scioperiamo dai lavori non riconosciuti e di cura che ogni giorno svolgiamo nei luoghi pubblici e privati. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile.

Scendiamo in piazza e per le strade di Verona perché con la nostra presenza e le nostre azioni vogliamo renderla una città femminista e transfemminista. Abbiamo deciso di partire da Piazza Bra, cuore politico-istituzionale della città, per arrivare a Veronetta, perché vogliamo che questo quartiere rimanga multietnico e non sia più teatro di aggressioni fasciste.

Durante il corteo, rinomineremo le vie che attraverseremo: la città che vogliamo racconta e celebra le vite di quelle donne che hanno lottato per cambiare il volto del mondo in cui viviamo. Vogliamo liberare le strade di Verona dall’egemonia di una storia prettamente maschile, risignificandole con la nostra presenza e la nostra storia femminista. Scendiamo in piazza perché siamo convinte che una città femminista e transfemminista sia una città più libera per tutte e tutti».

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