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Cronaca

No da Confcommercio e Confesercenti alla tassa sul turismo

La proposta della Regione di un sovrapprezzo di un euro "sarebbe un duro colpo"

No alla “tassa di soggiorno”. Confcommercio Verona e Confesercenti stigmatizzano, insieme, la proposta lanciata dall’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi di far pagare un euro in più a notte i turisti, sottolineando che “si tratterebbe di un duro colpo per un settore che in questo momento registra un calo dei fatturati e dell’occupazione, problemi di accesso al credito e di pagamenti delle forniture”.

Paolo Arena e Silvano Meneguzzo, presidenti rispettivamente di Confcommercio Verona e Confesercenti, concordano nel sostenere che l’idea di applicare un sovrapprezzo per ogni pernottamento nelle strutture ricettive venete, oltre che di difficile applicazione tecnica, “appannerebbe l’immagine turistica del territorio e metterebbe gli imprenditori nelle condizioni di dover fare gli esattori, andando a colpire uno dei pochi settori che, al di là del momento congiunturale, può garantire in futuro ripresa economica”.

Confcommercio Verona e Confesercenti, inoltre, chiedono alla Regione di sbloccare quanto prima i fondi previsti da due delibere di finanziamento a favore di imprese situate nei centri storici, per le quali le ditte hanno già ottenuto comunicazione di assegnazione e hanno effettuato le relative opere, senza però che sia ancora avvenuto il pagamento.

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