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Sexy sauna affiliata al Coni, il presidente di Opes Verona: "Imbarazzo, ma rimedieremo"

L'associazione del Nexus Naturist Club all'ente di promozione sportiva Opes riconosciuto dal CONI ha destato qualche malumore, ed ora il presidente della sezione veronese ha voluto spiegare l'errore, garantendo che il problema verrà risolto: "L'affiliazione verrà revocata"

La polemica suscitata dall'affiliazione del club privè naturista Nexus pare, forse, essere finalmente giunta alla sua conclusione. Informati tutti gli enti istituzionali coinvolti, la reazione è pressoché stata la medesima: sorpresa, un po' di imbarazzo e la promessa di maggiori controlli per il futuro, dinanzi a una vicenda che coinvolgendo il "sesso" ha inevitabilmente messo in difficoltà gli apparati burocratici.

Eppure è anche necessario fare un po' di chiarezza, anzitutto sul fatto che in tutta questa storia non vi è in fondo alcun illecito o reato commesso. Ragioni di opportunità certo vorrebbero che un comitato di promozione sportiva affiliato al CONI non avesse tra i suoi affiliati un "locale per scambisti", ma se quest'ultimo si presenta nella domanda d'iscrizione, poniamo, come "centro sauna e benessere", oppure come "associazione culturale", o in qualsiasi altro modo diciamo così "neutro", è pur sempre piuttosto semplice capire come si sia potuto originare l'equivoco. 

Quale vantaggio avrebbe avuto il Nexus Naturist Club nell'essere affiliato a OpesItalia, ente di promozione sportiva affiliato al CONI la cui sezione veronese conta oltre 50 società, ce lo ha spiegato direttamente il presidente del comitato provinciale di Verona Alessandro Boggian: «Innanzitutto l'affiliazione consente di ottenere dei vantaggi di natura fiscale sotto il profilo della decontribuzione, poi certo immagino anche che i loghi del CONI apposti sul loro sito potessero servire a dare una maggiore parvenza di "ufficialità" e lustro alla loro attività». I loghi, per l'appunto, che prontamente dopo la diffusione della notizia sono stati rimossi ed oggi risultano assenti dal sito web di Nexus.

Il presidente di OpesVerona, ad ogni modo, non ha certo gradito l'intera vicenda e proprio per questo ha voluto provare a precisare alcune cose al riguardo: «Non conoscevo affatto il club Nexus e men che meno sapevo fosse nostro affiliato, e ciò è stato possibile perché la loro domanda d'iscrizione è stata fatta direttamente a Roma, alla sede nazionale, una procedura che talvolta può capitare avvenga».

Ma in che modo invece avviene normalmente un'affiliazione di una società sportiva ad OpesVerona? «Una volta pervenuta la domanda d'iscrizione alla nostra sede - ci spiega il presidente del comitato provinciale veronese di Opes - molto spesso sono io stesso che di persona mi reco nella palestra, o presso un altro luogo che ci fa richiesta, per verificare che vi siano i requisiti adatti, tra questi anzitutto la presenza di partita Iva e che la società in questione abbia un regolare atto costitutivo e uno statuto in linea con i nostri parametri, inoltre che svolga effettivamente un'attività sportiva, culturale o sociale».

In sostanza, se la domanda d'iscrizione del Nexus Naturist Club fosse pervenuta presso la sede provinciale di OpesVerona, sarebbe stata rifiutata, poiché il controllo diretto avrebbe rivelato delle "inadeguatezze" sotto il profilo della mission del locale: «È chiaro che essendo stati bypassati come ente locale, il controllo da parte della sede romana non è stato fatto adeguatamente, e questo è certo un problema di coordinamento interno al nostro ente, sul quale ovviamente non possiamo che fare mea culpa e impegnarci a migliorare. Ciò detto, - ha poi proseguito il presidente di OpesVerona - si è trattato di una svista, una mancanza burocratica che genera chiaramente imbarazzo, ma che sono sicuro verrà a breve risolta. In passato è avvenuto anche che i nostri loghi venissero indebitamente utilizzati, in questo caso l'affiliazione è stata concessa probabilmente ancora un paio d'anni fa e presumo che nel prossimo futuro a Roma si adopereranno per revocarla».

Al fondo di tutta questa storia, resta per il presidente di OpesVerona «il dispiacere che il nostro ente e il mio stesso nome vengano associati a questa vicenda che rischia di oscurare quanto di positivo facciamo per lo Sport su tutto il territorio provinciale veronese. Io mi occupo di andare nelle scuole - conclude Boggian - per portare defibrillatori e spiegarne l'utilizzo, proponiamo attività di volontariato, organizziamo progetti di "servizio civile" e molte altre cose che fanno certamente meno notizia, ma sono forse ben più importanti di una vicenda spiacevole che speriamo di risolvere quanto prima e della quale faremo sicuramente tesoro per il futuro».

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