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Cronaca Pescantina / Via Enrico Fermi

Neonata prematura morta a Bari, l'indagine tocca un'azienda veronese

La piccola è deceduta per un'infezione causata da un batterio contenuto forse nel sapone prodotto da una ditta di Settimo di Pescantina, a cui erano stato bloccati nove lotti

Per la morte di una bambina prematura avvenuta al Policlinico di Bari, la Procura del capoluogo pugliese ha aperto un'inchiesta. Alla base dell'indagine, come riportato da Ansa, c'è una denuncia dello stesso ospedale che potrebbe riguardare un'azienda di Settimo di Pescantina.

Il decesso della piccola è stato causato dall'infezione di un batterio, denominato serratia. Questo bacillo sarebbe entrato in contatto con la neonata perché contenuto nel sapone utilizzato dai medici e dagli infermieri del Policlinico. Sapone prodotto dalla ditta veronese.

I fatti si sono svolti il mese scorso, quando la neonata prematura era stata messa in incubatrice. Le prime cure sembravano funzionare, ma ai primi di febbraio le condizioni della bimba si aggravano per colpa di un'infezione che porta alla morte della piccola.
A metà febbraio, arriva al Policlinico di Bari una comunicazione da parte dell'azienda di Settimo, a cui erano stati bloccati nove lotti di sapone, distribuiti in tutta Italia, per una possibile contaminazione da serratia, proprio il batterio che aveva provocato la morte della neonata.

E attraverso l'inchiesta, la Procura di Bari vuole ora accertare le responsabilità.

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