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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

'Ndrangheta in Veneto, 20 arresti: le cosche calabresi su Verona

Coinvolge anche il capoluogo scaligero l'operazione della Dda di Catanzaro e partita da Vibo Valentia. In Veneto tutto ruota attorno agli appalti di edilizia su cui aveva messo gli occhi il clan Tripodi

Tocca anche Verona l’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, tutt'ora in corso in diverse regioni per l’esecuzione di 20 mandati di cattura emessi dal giudice delle indagini preliminari della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. In base all'accusa, gli arrestati, soprattutto imprenditori, sarebbero riconducibili alla cosca di ’ndrangheta di Tripodi, frazione di Vibo, che per gli inquirenti costituisce l’ala economico-imprenditoriale del clan Mancuso di Limbadi.

L'inchiesta, denominata in un primo tempo "Atlantide" ed ora sfociata nell'operazione congiunta dei carabinieri e della guardia di finanza calabrese denominata "Libra", conclude una complessa e prolungata attività investigativa, che ha permesso di accertare l'operatività della cosca, non ancora riconosciuta giudizialmente, ricostruendone le attività illecite tra il 2006 e il 2012. Associazione mafiosa, usura, trasferimento fraudolento di valori, estorsioni, frode nelle pubbliche forniture e detenzione di armi i reati, a vario titolo, contestati. Fra le contestazioni mosse dalla Dda al clan Tripodi di Vibo Valentia vi è anche il tentativo di acquisire appalti pubblici nel Lazio attraverso il promesso sostegno elettorale a un candidato (non indagato), poi eletto, alle elezioni del Consiglio Regionale del Lazio 2010, Raffaele D'Ambrosio. Nel Lazio il clan Tripodi aveva infatti pensato di estendere i propri ''affari" e le proprie attività imprenditoriali.

LEGAMI POLITICI - Secondo gli investigatori, uno degli arrestati, il titolare della società Edil Sud, Francesco Comerci, di 37 anni, sarebbe stato in contatto con Paolo Coraci, residente a Roma e fondatore di una loggia massonica e del movimento politico ''Liberi e Forti''. Per l'accusa, nel 2010 Comerci avrebbe partecipato ad una cena elettorale per sostenere la candidatura al consiglio regionale del Lazio di Raffaele D'Ambrosio. In quella circostanza, sempre secondo l'accusa, Coraci avrebbe chiesto a Comerci il sostegno elettorale in favore di D'Ambrosio in cambio di appalti nel Lazio. Né D'Ambrosio né Coraci risultano però al momento indagati.

LE ZONE D'INDAGINE - L’infiltrazione nei lavori pubblici della cosca Tripodi riguarda in particolare il settore dell’edilizia sulla fascia costiera del Vibonese ed in altre zone d’Italia. L’operazione, oltre Vibo Valentia, interessa pure il capoluogo scaligero e Padova in Veneto, Brescia e Milano in Lombardia e poi Roma e Bologna. Il reato di usura sarebbe stato accertato nei confronti di un commerciante di autovetture vibonese, divenuto poi un testimone di giustizia che si trova attualmente sottoposto a programma di protezione.

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