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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

'Ndrangheta e fatture gonfiate in Fondazione Arena, sindacati: «Ci costituiremo parte civile»

Cgil, Cisl, Uil, Fials e la Rsu dei lavoratori dell'ente lirico chiedono di fare «chiarezza sui sistemi di trasparenza e controllo». E la consigliera regionale Baldin invoca l'Osservatorio regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa

Fondazione Arena di Verona si è dichiarata parte offesa nell'indagine sulle presunte fatture gonfiate che l'ente lirico per anni avrebbe pagato alla Eurocompany Group. L'azienda, ora in liquidazione, ha partecipato insieme ad altre attività a gare bandite dalla fondazione tra il 2005 e il 2019 e si sospetta che per alcuni lavori eseguiti in Arena si sia arricchita illecitamente. Un arricchimento che potrebbe aver favorito anche la criminalità organizzata, dato che la guardia di finanza di Verona e la direzione investigativa antimafia avrebbero accertato una certa vicinanza tra la Eurocompany Group e la 'ndrangheta attraverso un giro di fatture false.
Gli accertamenti hanno indirizzato le Fiamme Gialle fin dentro gli uffici della Fondazione Arena di Verona, la quale comunque non risulta in alcun modo indagata e «e si riserva di agire in tutte le sedi opportune al fine di tutelare il proprio operato e la propria immagine», come dichiarato dalla sovrintendente Cecilia Gasdia.

E lo stesso intendono fare i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fials e la Rsu di Fondazione Arena, i quali hanno espresso fiducia nei confronti della magistratura e sono pronti a costituirsi parte civile negli eventuali processi a carico degli indagati. «L'inchiesta dell'Antimafia che ha smascherato la truffa operata dalla 'ndrangheta ai danni di Fondazione Arena di Verona conferma che nel territorio veronese le infiltrazioni mafiose sono ormai una preoccupante realtà che non deve essere in alcun modo sottovalutata - hanno fatto sapere i rappresentanti dei lavoratori - Le numerose indagini e interdittive emesse dal prefetto di Verona Donato Cafagna fanno emergere con prepotenza la necessità che tutti contrastino con forza e decisione ogni tipo di criminalità organizzata che in alcuni casi ha già infettato istituzioni locali e aziende solide e storiche del territorio».
Per i sindacati, la presunta truffa della Eurocompany Group a danni dall'ente lirico scaligero «è di una gravità inaudita e rappresenta uno sfregio a tutti i cittadini veronesi e in particolar modo ai dipendenti di Fondazione Arena di Verona che negli ultimi anni sono stati costretti a sopportare enormi sacrifici per rimettere in ordine i bilanci e sanare le perdite degli anni precedenti. Il solo pensiero che nello stesso periodo alcuni loschi personaggi incassavano in maniera indebita ingenti somme di denaro rende assolutamente indispensabile fare chiarezza su tutta questa vicenda per trovare e condannare i colpevoli e recuperare il maltolto».
Inoltre, l'Rsu di Fondazione Arena insieme a Cgil, Cisl, Uil e Fials chiedono di fare «chiarezza sui sistemi di trasparenza e controllo» dell'ente lirico. La fondazione, infatti, non è indagata ma «limitarsi a focalizzare l’attenzione sulle sole colpe individuali (che vanno comunque ricercate, perseguite e condannate) può impedire di fare chiarezza sulle dinamiche e sulle condizioni organizzative che consentono queste indegne operazioni», hanno concluso sindacati e lavoratori.

E tra i soci di Fondazione Arena c'è anche la Regione Veneto. Per questo la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin ha depositato un'interrogazione a risposta immediata per chiedere alla giunta come intende intervenire, dato che, solo nel 2021, l'ente regionale ha contribuito al bilancio di Fondazione Arena con 750mila euro. «Chiedo che venga subito convocato l'Osservatorio regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, organismo che ha tra le proprie competenze l’elaborazione e la proposta al consiglio regionale di azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione alle misure per la trasparenza nell'azione amministrativa», ha scritto la consigliera regionale pentastellata.

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