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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Legnago

Nascondevano in casa una serra di marijuana: pregiudicato e compagna in manette

Lui, 29 anni, era in stato di semilibertà dopo essere stato arrestato nel 2015, mentre lei, 37 anni, risultava essere incensurata. Nell'abitazione di Vangadizza, i carabinieri hanno trovato 15 piante e circa di 2 kg di "erba" in fase di essicazione

Nel 2015 era finito in carcere per alcune vicende legate al mondo della droga, per le quali doveva scontare una pena di 4 anni e 4 mesi, dopo un periodo di latitanza trascorso in Spagna. Ottenuto uno stato di semilibertà che gli consentiva di rientrare in cella solamente per domire, dalle 23 alle 7.30, è finito nuovamente in manette e questa volta insieme alla sua compagna. 

S.S., classe 1988 nato a Legnago, e la sua convivente E.M., 37enne incensurata, sono stai arrestati nella mattinata di sabato per mano dei carabinieri della compagnia legnaghese, comandata dal capitano Lucio De Angelis. Il 29enne passava le giornate ospite della sua compagna, in attesa di rientrare per la notte nella casa circondariale, e i militari da un po' di tempo lo tenevano d'occhio, fino a quando non hanno deciso di procedere con il controllo alle 9 del mattino del 13 gennaio, mentre la coppia stava salendo in auto. 
Oltre agli uomini del luogotenente Mauro Tenani e del maresciallo maggiore Roberto Zanoli, al blitz nella villetta di Vangadizza ha partecipato anche un'unità cinofila di Torreglia, che ha guidato i militari al vivaio illegale nascosto. Nascosta da un armadio in garage, è stata infatti trovata una porta blindata che conduceva ad una cantina, dove era stata allestita una serra da 15 piante di marijuana, con tanto di lampade alogene e umidificatori per aiutare la crescita dei vegetali, un impianto di condizionamento per impedire all'odere di disperdersi, impianto di irrigazione, feritilizzanti, apposito terriccio e circa due chilogrammi "d'erba" in fase di essicazione. 
Il valore complessivo dello stupefacente è stato calcolato in alcune migliaia di euro e per il 29enne, che aveva appena ottenuto una licenza di 10 giorni per dormire fuori dal carcere, sono di nuovo scattate le manette, questa volta insieme alla sua compagna. 

Sequestrata la droga, i due sono stati quindi portati in caserma per le formalità di rito e trasferiti poi a Montorio, in attesa dell'udienza di convalida che tuttavia non si è tenuta, in quanto decorso il termine legale di 48 ore. La 37enne quindi è tornata in libertà e S.S. è stato rimesso in cella, in attesa della decisione del Pubblico ministero. 

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