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Cronaca

Mostre, Linea d'Ombra vuole il risarcimento

Dopo il fiasco dello scorso anno Goldin chiede i danni. Ma Tosi dice no

L’impresario d’arte Marco Goldin chiede un milione e 700mila euro al Comune. Causa il fallimento della mostra sui capolavori del Louvre che si sarebbe dovuta svolgere alla Gran Guardia, dal 19 settembre 2008 al 15 febbraio 2009.

L’intesa è venuta a mancare dopo lo stop alla collaborazione tra il Louvre e Linea d’Ombra, la società di Goldin. E il manager ora vuole salassare Palazzo Barbieri. Lo si è appreso dalla Giunta tenutasi ieri a Palazzo Barbieri: è stata notificata in tribunale la richiesta dei danni.Già sei mesi fa l’impresario trevigiano aveva inviato una lettera con cui annunciava di voler chiedere i danni.

Nella lettera Goldin dichiarava di aver anticipato 400mila euro di tasca propria per la mostra mai allestita. Il sindaco Flavio Tosi ha già replicato affermando che il Comune aveva un rapporto con Goldin e che soltanto in un secondo momento, visto l’interessamento del ministero dei Beni Culturali, anche Palazzo Barbieri ne aveva allacciato dei rapporti con il museo parigino.

Dunque da Palazzo Barbieri fanno sapere che la responsabilità della mancata mostra è di Linea d’Ombra, che a sua volta ritiene di essere stata danneggiata dal Comune. Il pacchetto iniziale proposto prevedeva altre tre mostre di opere custodite da musei esteri: ma l’amministrazione comunale, dopo il fiasco con Goldin, ha continuato il rapporto con il Louvre, concretizzatosi nella mostra tuttora in corso alla Gran Guardia su Corot e gli impressionisti.

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