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Cronaca Centro storico / Via Achille Forti

Un'altra grande mostra prende il via a Palazzo Forti, con le opere di Botero

Oltre 50 quadri dell'artista colombiano saranno esposti dal 21 ottobre 2017 al 25 febbraio 2018: "Un evento dalla forte rilevanza artistica, che si inserisce nella già variegata offerta di proposte culturali promosse dai musei civici cittadini"

Continuano le grandi mostre ad AMO-Palazzo Forti di Verona.
Dopo i successi di Tamara de Lempicka, di Picasso e di Toulouse Lautrec, che hanno attirato un pubblico nazionale ed internazionale nella prestigiosa sede espositiva veronese, a partire da questo autunno sarà protagonista il grande Fernando Botero, un artista vivente ma già entrato nella schiera dei grandi classici.
Fernando Botero ha scelto di concludere i festeggiamenti per il suo 85° compleanno e per i suoi 50 anni di carriera proprio ad AMO-Palazzo Forti, dove verranno ospitate oltre 50 opere di grandi dimensioni che ripercorrono tutta la sua carriera.

I corpi smisurati, le atmosfere fiabesche e fantastiche dell’America Latina, l’esuberanza delle forme e dei colori, l’ironia e la nostalgia, tutto questo sarà riassunto nella emozionante carrellata delle opere esposte dal 21 ottobre 2017 al 25 febbraio 2018 a Verona.
Tra i tanti capolavori in mostra Coniugi Arnolfini (2006), Fornrina, aprés Raffaello (2009) e Cristo crocifisso (2000).

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Promossa e voluta dalla Direzione del Museo AMO-Palazzo Forti e con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra è coprodotta dal Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira ed è curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista. La rassegna è stata presentata venerdì mattina e ha visto l'intervento dell'assessore alla Cultura Francesca Briani. 
Un evento dalla forte rilevanza artistica – spiega l’assessore Briani –, che si inserisce nella già variegata offerta di proposte culturali promosse, in questo periodo autunnale, dai musei civici cittadini. Verona, città turistica di rilievo, è infatti in grado di presentare, nell’ambito dell’arte moderna e contemporanea, iniziative diverse ed interessanti che, ne sono certa, appassioneranno il pubblico veronese e straniero”.
In sala inoltre era presente anche lo stesso artista colombiano che, dopo la sua prima visita a Verona avvenuta 65 anni fa nella veste di studente, si trova in questi giorni in città, insieme alla moglie Sophia Vari, per l’inaugurazione della sua personale esposizione. Presenti in conferenza stampa anche il direttore Arena Museo Opera Francesco Girondini, il curatore della mostra Rudy Chiappini e il vicepresidente di Agsm Mirco Caliari, fra gli sponsor della mostra.

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LA MOSTRA - I protagonisti dei suoi dipinti sono sempre privi di stati d’animo riconoscibili, non provano né gioia, né dolore. Di fronte ai giocatori di carte, alla gente del circo, ai vescovi, ai matador, ai nudi femminili Botero non esprime alcun giudizio. Nei suoi dipinti scompare la dimensione morale e psicologica: il popolo, in tutta la sua varietà, semplicemente vive la propria quotidianità, assurgendo a protagonista di situazioni atipiche nella loro apparente ovvietà. Per Botero dipingere è una necessità interiore, ma anche un’esplorazione continua verso il quadro ideale che non si raggiunge mai.

Apolide, eppure legato alla cultura della sua terra, Botero ha anticipato di diversi decenni l’attuale visione globale di un’arte senza più steccati, né confini: lo si può leggere e apprezzare in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, se ne apprezza il continuo richiamo alla classicità in una visione assolutamente contemporanea che include nella riflessione la politica e la società. La sua pittura non sta dentro un genere, pur esprimendosi attraverso la figurazione, ma inventa un genere proprio e autonomo attorno al quale il pittore colombiano ha sviluppato la propria poetica in oltre mezzo secolo di carriera.

Fernando Botero in mostro presso AMO - Arena Museo Opera

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