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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Se n'è andato Franco Zeffirelli, regista amico di Verona e dell'Arena

Aveva riallestito la nuova «La Traviata» con cui si aprirà l'Arena Opera Festival di quest'anno, il 21 giugno, alla presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Ha riallestito la nuova «La Traviata» con cui si aprirà l'Arena Opera Festival di quest'anno, il 21 giugno, alla presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Purtroppo, però, Franco Zeffirelli non riuscirà a vedere la sua opera. Il regista toscano si è spento oggi, 15 giugno, a Roma all'età di 96 anni, al termine di una lunga malattia. 

Quella di quest'anno è l'ultima fatica del maestro, nato a Firenze nel 1923 e legatissimo alla città di Verona. La sua lunga carriera è stata riassunta nel ricordo scritto dalla redazione di Today ed è piena di successi in campo cinematografico e teatrale. E tra le sue produzioni operistiche spiccano proprio quelle realizzate per l'anfiteatro veronese.

In tanti lo hanno omaggiato in questa triste giornata, da Dario Nardella, sindaco di quella Firenze dove Zeffirelli sarà sepolto, fino alla parlamentare veronese del Partito Democratico Alessia Rotta, che ha scritto: «Franco Zeffirelli è stato un amico di Verona e della nostra Arena. Tra i più capaci ad esaltare la lirica nell’anfiteatro così grande e complesso da far vivere sulle note delle opere liriche. Un’impresa che è riuscita grazie al suo genio di artista completo. Il suo patrimonio resta un’eredità dal valore incommensurabile per la nostra città che sono certa saprà ricordarlo non solo alla prima della stagione il prossimo 21 giugno».

Lo abbiamo amato incondizionatamente tutti, ha segnato la nostra vita professionale e personale in modo indelebile - ha dichiarato il sovrintendente Cecilia Gasdia a nome di tutta Fondazione Arena - Vorremmo tutti avere oggi il tempo di fermarci e piangere liberamente l’uomo, l’artista, l’amico, ma se davvero vogliamo onorarlo come merita, questo lusso non ce lo dobbiamo né possiamo permettere: lo piangeremo lavorando al meglio, al massimo delle nostre forze per onorare il suo genio, perché la sua ultima Traviata, ma anche il suo Trovatore, brillino e contribuiscano al ricordo futuro del suo genio insostituibile. Gli strumenti li abbiamo e il suo imprimatur pure, perché Traviata viene da lontano, un anno di lavoro intenso nel quale ogni dettaglio, ogni particolare è stato condiviso con i suoi storici assistenti e collaboratori della Fondazione Arena che ne hanno assorbito il pensiero. Terminato questo doveroso omaggio potremo finalmente sfogare i nostri sentimenti privati e piangerlo. Ora dobbiamo lavorare ancora per lui anche se, purtroppo, senza di lui.

E il cordoglio dell'intera città di Verona è stato espresso dal sindaco Federico Sboarina.

Con lui se ne va uno dei più grandi estimatori della nostra città. Verona deve molto a Franco Zeffirelli perché l'ha saputa valorizzare con la sua creatività e la sua arte internazionale. E per Verona, la sua scomparsa è un colpo al cuore, equivale alla perdita di un amico che ha portato nel mondo i nostri due gioielli: il mito shakespeariano e il festival lirico. Il cordoglio cittadino è quindi autentico perché, per i veronesi, il Maestro era come se fosse un concittadino. Non c'è stato il tempo a causa anche della sua malattia di conferirgli in vita la cittadinanza onoraria, ma lo proporrò al consiglio comunale in memoria e non c'è dubbio che la città lo ricorderà anche con altri atti simbolici. Per la statura mondiale della sua arte non basta l'intitolazione di una via, lo ricorderemo con qualcosa di ancora più importante valutando l'ipotesi di una statua o magari con uno spazio monografico all'interno nel nuovo museo che sorgerà all'interno della Casa di Giulietta. E' infatti del '68 il film Romeo e Giulietta che con grande correttezza filologica ha portato fuor dalle mura la storia veronese dei due fidanzati. Anche questa opera pluripremiata ha aumentato l'orgoglio cittadino e l'attrattiva verso la nostra città. Ma il grande motivo della nostra riconoscenza sta nei 25 anni di collaborazione con la Fondazione Arena, per la quale ha firmato autentici capolavori. E il Maestro fino all'ultimo ha voluto essere vicino a noi. Infatti, l'ultimo lavoro di Zeffirelli, la Traviata a cui lavorava da anni, debutterà venerdì sul palcoscenico areniano. Sarà una serata speciale, ancora più emozionante del solito perché alla curiosità artistica aggiungeremo la partecipazione emotiva per la sua scomparsa. Maestro, Verona non ti dimenticherà mai. E, io personalmente, conserverò per sempre il ricordo affettuoso dell'incontro che pochi mesi fa è avvenuto nella sua casa romana, un posto di grande raffinatezza nel quale solo dalle foto alle pareti si percepisce la grandezza dell'uomo. Con Zeffirelli scompare una colonna della storia artistica internazionale, un vanto nazionale e un amico di Verona. Da oggi anche la passeggiata sul Liston assumerà un altro valore, invito i veronesi ad alzare lo sguardo e nel guardare i tendoni che arredano le facciate monumentali mandare un saluto al grande Maestro che tanto ha fatto per Verona.

«Il mondo della cultura nazionale e internazionale piange oggi la scomparsa del maestro Zeffirelli - ha aggiunto l'assessore alla cultura di Verona Francesca Briani - Con lui se ne va un grande del Novecento, un artista totale, che ha segnato un’epoca del cinema e del teatro italiano. Un cordoglio che trova anche a Verona una grande partecipazione. Tante e significative sono le tracce che il grande artista ha lasciato nella storia culturale della nostra città. Abbiamo il compito di tenere viva la sua arte».

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