Morte di Gorbaciov, Zaia: «Non è sufficiente ricordarlo, ma bisogna imitarlo»
Il presidente della Regione Veneto ha espresso cordoglio per la scomparsa dell'ultimo presidente dell'Urss. «Chi oggi governa la Russia prenda esempio da lui»
Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha voluto ricordare la figura di Mihail Gorbaciov, scomparso ieri, 30 agosto, all'età di 91 anni. «Nell'esprimere cordoglio per la scomparsa di Gorbaciov, va detto che non è sufficiente ricordarlo, ma bisogna imitarlo. Chi oggi governa la Russia prenda esempio da lui», ha scritto Zaia.
Premio Nobel per la pace, Gorbaciov è stato l'ultimo presidente dell'Urss ed è stato protagonista della scena mondiale tra gli anni '80 e gli anni '90 del Novecento. Con le parole d'ordine "glasnost" e "perestroika", che significano trasparenza e ristrutturazione provò a riformare l'Unione Sovietica. E con gli Stati Uniti firmò importanti accordi per il disarmo nucleare. Ritirò le truppe russe dall'Afghanistan e guidò il blocco sovietico nell'anno del crollo del Muro di Berlino. Crollo che sancì simbolicamente la fine della guerra fredda e in seguito anche la fine dell'Urss.
«Con la perestroika - ha ricordato Zaia - questo leader portò un raggio di sole e di pace nel mondo, nella quale credette fino in fondo. È stato protagonista in tanti passaggi fondamentali verso questo obiettivo: dall'accordo con Bush del 1991, alla fine della guerra fredda, al disarmo nucleare. Fu anche attento al nostro Veneto, che visitò nel 1993, come testimoniano vecchie foto, un po' scolorite ma storiche. Quando ero ragazzo, egli ha rappresentato molto per la mia generazione, che visse con molta partecipazione quelle vicende ora consegnate alla storia».