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Cronaca Centro storico / Corso Cavour

Morti sul lavoro, da gennaio a ottobre a Verona se ne sono contati undici

Il Veneto è la seconda regione italiana per numero di vittime, dietro all'Emilia Romagna. Nella provincia scaligera il dato è stabile, ma la sua incidenza è diminuita

L'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering ha fornito gli ultimi dati disponibili sulle morti sul lavoro avvenute in Italia. La base dei dati è l'Inail e il periodo a cui si riferiscono va da gennaio a ottobre 2016

Dal primo al decimo mese dell'anno in Italia sono stati 632 gli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro e 218 quelli accaduti in itinere. Tanti, ma in calo del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Suddividendo il dato su base regionale, si scopre che l'Emilia Romagna è prima nella triste graduatoria delle morti bianche con 77 decessi, seguita dal Veneto con 72 vittime e dalla Lombardia con 66 incidenti mortali. Tre regioni del Nord, dove il tasso di occupazione è più alto. E quindi se si calcola l'incidenza delle morti sul lavoro rispetto al numero degli occupati, è il Sud Italia la macro area più colpita, seguita dal Nord Est.

A livello provinciale, la provincia d'Italia con più infortuni mortali sul lavoro è Vercelli con 31 vittime, seguita da Trento e Monza Brianza. Nella provincia di Verona da gennaio a ottobre 2016 si sono contati 11 decessi sul lavoro, gli stessi del 2015, ma con un'incidenza minore perché nel frattemo è aumentato il numero degli occupati. Sulla classifica delle vittime assolute di quest'anno, la provincia di Verona è 15a, ma aggegando il dato delle vittime con quello degli occupati, la posizione della provincia scaligera migliora, passando all'81posto.

Infine, i dati nazionali mostrano che il settore economico delle costruzioni è quello con il maggior numero di morti, seguito dalle attività manifatturiere e dal settore del trasporto e magazzinaggio.

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