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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bosco Chiesanuova / Contrada Prati

L'allarme lanciato dalle famiglie, poi la macabra scoperta dei corpi di Riccardo e Paolo

Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte dei due cinquantenni rinvenuti in un appartamento di Bosco Chiesanuova, ma sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che alla base della tragedia ci sia una fuga di monossido di carbonio

Quando i carabinieri ed i vigili del fuoco sono entrati nell'abitazione le quattro stufe presenti erano ormai fredde, fatto che lascia ipotizzare che quel sordido gas invisibile li avesse uccisi ore prima del ritrovamento. Sono Riccardo Burli, 51enne di professione cuoco e residente a Verona, e Paolo De Francesco, 50enne operaio residente a Sommacampagna e di origini messinesi, i due uomini trovati morti in un appartamento di Bosco Chiesanuova, insieme ai due boxer del primo
La causa più probabile del decesso è l'asfissia da monossido di carbonio, ma la conferma arriverà dall'autopsia in programma mercoledì. 

L'abitazione situata al civico 40 di Contrada Prati era stata presa in affitto da Burli, che con i suoi cani vi si recava spesso per godere dell'aria montana e che era stato raggiunto dall'amico. A lanciare l'allarme per il cuoco è stato il padre e per l'operaio la moglie, con la quale aveva un figlio, che si sono rispettivamente rivolti ai carabinieri, non immaginando che i due potessero essere insieme. Due famiglie unite, senza saperlo, nella ricerca dei loro cari. 
L'allarme è scattato domenica, quando nessuno dei due ha fatto rientro a casa. Le celle telefoniche avevano collocato De Francesco nella zona di Bosco, dove è stata trovata la sua auto, con le ricerche che inizialmente si sono concentrate sui percorsi della Lessinia. È stato il padre di Burli ad ipotizzare invece che il figlio potesse trovarsi nell'abitazione e per entrarvi ha dovuto chiedere l'aiuto dei vigili del fuoco, facendo così la macabra scoperta. 
Quattro le stufe presenti in casa, più una caldaia per scaldare l'acqua: da uno di questi dispositivi sarebbe avvenuta la fuga di monossido di carbonio che non ha lasciato scampo ai due uomini, trovati a dormire in due stanze diverse. 
Il pm Silvia Facciotti ha disposto dunque l'esame autoptico e nessuno risulta attualmente indagato per la vicenda, mentre i pompieri torneranno sul posto per svolgere le prove necessarie ad individuare la stufa o la caldaia difettosa. 

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