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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Morte di Lucia Raso, Procura vuole archiviare l'inchiesta per omicidio

Non ci sarebbero elementi in grado di dimostrare che la 36enne veronese sia stata uccisa del fidanzato Christian Treo. Il decesso potrebbe essere dunque la conseguenza di una tragica fatalità

Il 24 novembre 2020 la 36enne veronese Lucia Raso morì cadendo dalla finestra di un'abitazione di Landshut, in Germania. E questa sera, 23 novembre, a due anni dalla sua scomparsa, la giovane donna sarà ricordata da amici e familiari in un evento organizzato nel Palazzo dei Mutilati, in Via dei Mutilati 6, a Verona. Un evento che però potrebbe essere stato rovinato dall'anticipazione pubblicata oggi sul Corriere del Veneto da Laura Tedesco: la Procura della Repubblica di Verona vorrebbe infatti archiviare l'inchiesta sulla morte di Lucia Raso, facendo cadere l'accusa di omicidio volontario che pende sulla testa del fidanzato della vittima, il 29enne veronese Christian Treo.

L'evento di questa sera, infatti, non ha il solo scopo di mantenere vivo il ricordo di Lucia Raso con musiche e poesie, ma anche di chiedere verità e giustizia per la 36enne. Parenti e amici, infatti, ritengono che sulla morte avvenuta due anni fa non sia stata fatta piena luce. Anche per questo, periodicamente nei mesi scorsi sono stati organizzati presidi in Piazza Bra. Manifestazioni che avevano lo scopo di sollecitare la magistratura a fare chiarezza sul decesso di Lucia Raso.
Ed ora pare che la Procura abbia dato la sua risposta. Probabilmente la morte di Lucia Raso è avvenuta a causa di un fortuito incidente. O almeno, al momento, non ci sono elementi che possano dimostrare che la 36enne sia stata uccisa da Christian Treo. È possibile, dunque, che sia andata davvero come descritto dal 29enne, il quale ha sempre dichiarato che non avrebbe mai potuto fare del male alla compagna. Due anni fa, Lucia Raso è dunque partita da Verona con un treno diretto in Baviera, dove Christian Treo lavorava come pizzaiolo. I due sarebbero stati insieme nell'abitazione dove il ragazzo viveva in affitto con due coinquilini. Nelle sera tra il 23 e il 24 novembre, i due veronesi avrebbero fumato e bevuto insieme. Lucia Raso sarebbe poi entrata in camera e quando Christian Treo l'ha raggiunta l'avrebbe vista a gattoni sulla finestra. Finestra da cui la 36enne è poi scivolata, sbattendo la testa sul marciapiede sottostante e perdendo la vita.
Una ricostruzione dei fatti che non ha mai coinvolto i familiari e gli amici di Lucia Raso. E neanche la nota criminologa Roberta Bruzzone, secondo cui la testimonianza di Christian Treo non sarebbe congruente con quelle fornite dagli altri inquilini.

Ma di prove che dimostrino che Lucia Raso sia stata spinta non ce sono attualmente e per questo la Procura vorrebbe archiviare il fascicolo aperto contro Christian Treo. Decisione contro cui la famiglia Raso si può opporre, facendo decidere al gip se sia più giusto continuare oppure chiudere le indagini.

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