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Cronaca Borgo Venezia / Via Montorio

Trovato materiale di propaganda in cella: sospetto sostenitore dell'Isis a Montorio

Arrestato per spaccio di droga nel 2015, all'interno della sua cella rinvenuto materiale pro Isis

Si tratta di un cittadino 39enne tunisino, Kalid I., con diversi precedenti per spaccio di droga, finito a Montorio dopo essere stato nel carcere di Parma. La vicenda riportata da Fabiana Marcolini sul quotidiano L'Arena, riporta all'ordine delle cronache il tema "terrorismo" e in particolare il rischio di radicalizzazione dei detenuti nelle carceri italiane.

Il cittadino tunisino Kalid si è sempre dichiarato "non radicalizzato", ma a destare sospetti concreti sul suo conto furono una serie di ritagli di giornali filo-jihadisti, oltre a materiale di propaganda dell'Isis che furono ritrovati nella sua cella. Il suo arresto risale al maggio del 2015, quando i carabinieri lo arrestarono a Reggio Emilia per spaccio di eroina, poi vi fu il trasferimento dal carcere di Parma a quello di Modena e infine quello veronese di Montorio.

In merito al materiale decisamente sospetto rinvenuto nella sua cella, il 39enne tunisino non ha mai voluto fornire spiegazioni, ma ciò che desta ulteriori preoccupazioni è il fatto che ancor prima di essere incarcerato, Kalid fosse già stato "attenzionato" per alcuni suoi contatti con gruppi radicalizzati. Di qui dunque anche la misura dell'isolamento che in carcere gli è stata imposta e contro la quale in passato aveva già presentato ricorso, respinto però dal magistrato di sorveglianza di Bologna.

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