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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

«Se rivuoi il monopattino che ti hanno rubato, dacci 300 euro»: due in manette

Hanno avvicinato un giovane alla stazione di Porta Nuova a Verona per cercare di estorcergli del denaro e sono stati arrestati dalle volanti: il 21enne era finito in manette anche il giorno prima, mentre il 20enne è stato trovato con uno smartphone ritenuto rubato e due scatole di Rivotril

«Se rivuoi il monopattino elettrico che ti hanno appena rubato, ci devi dare 300 euro». Con queste parole, intorno alle 19.30 di martedì sera, un giovane è stato avvicinato in Piazzale XXV aprile, a Verona, da due malviventi che con tono minaccioso gli hanno chiesto il pagamento della somma di denaro per la restituzione del mezzo che gli era stato sottratto poco prima. 
Come spiegano dalla questura scaligera, in gergo questa tecnica è denominata “Cavallo di ritorno” e si tratta di una forma di estorsione che consiste nella richiesta del pagamento di un “riscatto” rivolta a chi ha subito un furto, per ottenere la restituzione del bene rubato.

I malviventi, un 20enne e un 21enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine per precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati però bloccati dagli agenti delle volanti che, in quel momento, stavano passando davanti alla stazione di Porta Nuova durante un normale servizio di controllo del territorio, i quali li hanno dunque arrestati per tentata estorsione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.
Il più giovane dei due dovrà anche rispondere di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità personale, detenzione illecita di sostante stupefacenti o psicotrope e ricettazione. Nella sua disponibilità, infatti, gli agenti hanno rinvenuto uno smartphone (impostato in lingua tedesca, di cui il 20enne non conosceva il codice di sblocco e ritenuto verosimilmente provento di furto) e di due scatole di Rivotril, farmaco che se detenuto in assenza di prescrizione medica rientra tra le sostanze proibite dal Testo Unico in materia di stupefacenti.

Dai successivi controlli, inoltre è emerso che il che il 21enne era stato arrestato solamente il giorno prima per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, motivo per il quale, dopo la convalida dell’arresto, era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Conclusi gli accertamenti, il monopattino elettrico, del valore di circa 800 euro, è stato restituito al proprietario e i due malviventi sono stati condotti presso il carcere di Montorio, dove hanno atteso l’udienza. Sabato il giudice, dopo aver convalidato il provvedimento, ha disposto nei confronti di entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

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