Butta a terra un coetaneo per il monopattino e lo minaccia: 17enne arrestato e portato in comunità

Dopo aver buttato a terra un suo coetaneo ed essersi appropriato anche del monopattino, lo avrebbe minacciato due volte: quando il proprietario lo ha chiesto indietro e dopo che lo aveva denunciato. W.M.F.B., 17enne veronese residente a Bussolengo e già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio (prevalentemente rapine) è stato così fermato dai carabinieri della stazione locale, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare per rapina e lesioni personali emessa nei suoi confronti. 

Il tutto ha preso il via nella serata dello scorso 16 ottobre in una zona centrale del territorio di Bussolengo, quando W.M.F.B. si è avvicinato ad un coetaneo chiedendogli il monopattino elettrico per fare un giro. Al rifiuto del proprietario, il 17enne avrebbe reagito spingendolo a terra e prendendo possesso del mezzo, con il quale si è subito allontanato. 
Il derubato, aiutato da alcuni amici, si è messo subito alla ricerca del monopattino, nella speranza che il rapinatore lo avesse abbandonato nei paraggi, riuscendo a trovare quest'ultimo all’interno di un parco pubblico. Nell'occasione il giovane avrebbe riferito alla vittima di aver abbandonato il mezzo nei pressi del centro del paese, minacciandolo anche con frasi del tipo: «Stai attento a quello che dici». Le ricerche però non hanno dato i risultati sperati e il giovane derubato ha fatto ritorno a casa, dove ha raccontato al padre quanto capitato. I due si sono dunque recati alla stazione dei carabinieri di Bussolengo per sporgere denuncia, ma inizialmente il minore si sarebbe mostrato reticente e poco collaborativo, in quanto intimorito dalle minacce ricevute. I militari però si sono resi conto della situazione e, dopo averlo rassicurato mostrando la loro vicinanza, sono riusciti a convincerlo a raccontare quanto accaduto e a farsi dare una descrizione sommaria del rapinatore. Inoltre, durante la denuncia, la vittima ha lamentato anche alcuni dolori causati dalla caduta e le forze dell'ordine hanno quindi accompagnato il ragazzo in ospedale, dove gli sono state diagnosticate fratture all’omero e al gomito giudicate guaribili in 21 giorni.

Raccolta dunque la querela e assicurate le cure del caso alla vittima, i carabinieri di Bussolengo hanno dato il via alle indagini e, grazie alla raccolta di alcune testimonianze e alla visione dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza cittadino, sono riusciti ad identificare il rapinatore in W.M.F.B.. Con lo scopo di recuperare la refurtiva, i militari hanno perquisito la casa del 17enne, dove hanno rinvenuto il monopattino sottratto.
Resosi forse conto di essere nei guai, nei giorni successivi alla perquisizione W.M.F.B. avrebbe rintracciato la giovane vittima all’uscita della scuola e gli avrebbe intimato di ritirare la denuncia, pensando probabilmente di poterlo intimorire. Il ragazzo e la sua famiglia però si sono rivolti ancora ai carabinieri, ai quali hanno raccontato il nuovo capitolo della vicenda. Quest'ultimi allora, dopo aver raccolto una serie di elementi a suo carico, hanno deferito il 17enne in stato di libertà alla Procura della Repubblica dei Minori di Venezia che, concordando pienamente con i risultati delle indagini, ha richiesto e ottenuto dal Gip l’emissione della misura cautelare del collocamento in comunità a carico di W.M.F.B.

Ricevuto il provvedimento e svolti gli ultimi accertamenti del caso, i carabinieri hanno così rintracciato il giovane malfattore e lo hanno tratto in arresto, eseguendo il provvedimento. Dopo le formalità di rito, il 17enne è stato quindi collocato in una comunità per minori situata in provincia di Venezia, da dove non potrà allontanarsi senza autorizzazione.