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Gimbe. Virus rialza la cresta, aumentano i positivi e in una settimana +12,9% di terapie intensive: «Serve terza dose»

Secondo il monitoraggio Gimbe il Veneto è l'unica Regione in cui tutte le province hanno un’incidenza pari o superiore a 50 casi positivi per 100.000 abitanti, Cartabellotta: «È indispensabile accelerare la somministrazione delle terze dosi»

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana dal 27 ottobre al 2 novembre 2021, rispetto alla precedente, un «aumento di nuovi casi (29.841 vs 25.585) e una sostanziale stabilità dei decessi (257 vs 249)». In aumento sono anche «i casi attualmente positivi (84.447 vs 75.046), le persone in isolamento domiciliare (81.070 vs 72.101), i ricoveri con sintomi (2.992 vs 2.604) e le terapie intensive (385 vs 341)». In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 257 (+3,2%), di cui 15 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: +44 (+12,9%)
  • Ricoverati con sintomi: +388 (+14,9%)
  • Isolamento domiciliare: +8.969 (+12,4%)
  • Nuovi casi: 29.841 (+16,6%)
  • Casi attualmente positivi: +9.401 (+12,5%)
Trend settimanale nuovi casi e del rapporto positivi:persone testate Gimbe - 4 novembre 2021-2
Trend settimanale nuovi casi e del rapporto positivi/persone testate Gimbe - 4 novembre 2021
Gimbe - Ricoveri - 4 novembre 2021-2
Gimbe - Ricoveri - 4 novembre 2021

«Nell’ultima settimana – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali, seppure più contenuto rispetto alla precedente (+16,6%)». L’aumento della circolazione virale, spiega la nota di Gimbe - è ben documentato dall’incremento registrato nelle ultime due settimane sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 8,2%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 4,3%). In tutte le Regioni tranne Marche, Molise, Piemonte, Sicilia e Umbria si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi. Sono 43 le Province che hanno un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Veneto tutte le Province superano tale soglia. Solo la Provincia di Trieste, con 376 casi per 100.000 abitanti, supera la soglia dei 150.

Indicatori regionali - Gimbe - 4 novembre 2021-2

Indicatori regionali - Gimbe - 4 novembre 2021

«Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si registra un incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +14,9% in area medica e +12,9% in terapia intensiva». In termini assoluti, il numero di pazienti Covid in area medica «è passato da 2.371 del 16 ottobre a 2.992 del 2 novembre (+26%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 385 del 2 novembre (+14%)». A livello nazionale il tasso di occupazione «rimane molto basso (5% in area medica e 4% in terapia intensiva) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica». Marco Mosti, direttore Operativo della Fondazione Gimbe, spiega: «Si registra un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media mobile a 7 giorni di 26 ingressi/die rispetto ai 23 della settimana precedente».

Vaccini: coperture e terza dose

Le coperture vaccinali con almeno una dose di vaccino «sono molto variabili» nelle diverse fasce di età: dal 97,1% degli over 80 al 73,5% della fascia 12-19 anni. In generale, rispetto alla settimana precedente, gli incrementi sono «sempre più modesti»: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,6% nella fascia anagrafica 12-19, dello 0,4% nelle fasce anagrafiche 20-29 e 30-39 anni, dello 0,3% nella fascia 40-49 anni, dello 0,2% nella fascia 50-59 anni, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,1%. 

Negli over 60 l’efficacia del vaccino sulla malattia grave «si conferma molto elevata», ma in lieve e progressiva diminuzione: «Indipendentemente dal livello degli anticorpi circolanti – commenta Cartabellotta – questi dati confermano le indicazioni alla dose booster alle categorie a rischio identificate dal Ministero della Salute e la necessità di accelerarne la somministrazione. In particolare, la platea vaccinabile con la terza dose ad oggi è costituita da 883.460 persone per la dose aggiuntiva e da 5.131.130 persone per la dose booster, escluse quelle under 60 anni che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson, non ancora incluse negli Open Data sui vaccini anti-Covid-19)».

Efficacia vaccini Covid sui ricoveri - Gimbe - 4 novembre 2021-2

Efficacia vaccini Covid sui ricoveri - Gimbe - 4 novembre 2021

Sulla base della platea vaccinabile con dose booster restano ancora da somministrare, ad oggi, «oltre 3,71  milioni di dosi alle quali si aggiungeranno progressivamente gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale nei mesi di maggio e giugno». In particolare, spiega la nota di Fondazione Gimbe, «entro fine anno saranno 7,4 milioni i candidati alla terza dose, pari a circa 800.000 somministrazioni settimanali». A questi «vanno aggiunti circa 748 mila under 60 vaccinati con Johnson&Johnson entro fine giugno, per un totale di oltre 12 milioni di persone da coprire con la dose di richiamo». Il presidente Cartabellotta commenta: «Anche se questi numeri potrebbero essere leggermente sovrastimati in quanto includono anche i vaccinati che nel frattempo hanno contratto l’infezione o sono deceduti, è indispensabile accelerare la somministrazione delle terze dosi, che implica una grande sforzo organizzativo. Infatti, - conclude Nino Cartabellotta - per mantenere questo ritmo, con la chiusura di numerosi grandi hub vaccinali, accanto alla prenotazione volontaria, è fondamentale implementare strategie di chiamata attiva con il coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie».

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