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Cronaca

Marito violento minaccia la moglie e tenta di lanciarla dal balcone

I carabinieri erano intervenuti per sedare la lite furibonda tra due coniugi dello Sri Lanka: l'uomo era finito ai domiciliari ma la vittima l'ha scagionato ritrattando le accuse

Litigavano da tempo, e tutti sapevano, nel vicinato, le turbolenti discussioni che nascevano, di tanto in tanto, nell'appartamento dei due cittadini originari dello Sri Lanka. Però quel giorno le urla erano di terrore. Quello che la moglie del 38enne stava provando davanti al marito: prima l'aveva minacciata con un coltello da cucina, poi aveva cercato di buttarla giù dal balcone. Questo aveva confessato la donna ai carabinieri avvisati dai vicini impauriti dalla situazione di quel giorno.

La ricostruzione la diede lei, con dovizia di particolari, ai militari veronesi intervenuti per sedare la lite: ma in Tribunale ha ritrattato parte delle accuse, incolpando la "cattiva traduzione" dell'interprete. Così non sarà solo lui a passare dei guai, ma anche la vittima iniziale: l'uomo, ai domiciliari e ora liberato, era stato condannato a un anno e sei mesi mentre sua moglie ora finirà a processo per calunnia e falsa testimonianza. Eppure aveva confessato che da mesi, fin da quando il marito aveva perso il lavoro come cuoco ed era subentrata la depressione, era picchiata e vessata in maniera violenta. Come succede in molti casi simili, però, aveva trovato il coraggio di perdonarlo, nonostante gli attimi di terrore provati. Così aveva ritrattato la sua dichiarazione.

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