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Cronaca San Bonifacio / Via Fontanelle

Minacca la barista e rapina una sala slot, i carabinieri lo arrestano in 3 ore

Un ventottenne di origine marocchina, già noto alle forze dell'ordine, ha usato una forbice da potatura. Celere l'individuazione e l'arresto da parte dei militari

Rapidissima operazione dei carabinieri che a circa tre ore dalla denuncia di un furto hanno arrestato il colpevole.

Il fatto è avvenuto la mattina di domenica 24 gennaio, quando un ventottenne di origine marocchina, K.A., ha compiuto una rapina a mano armata alla sala giochi Admiral Club di San Bonifacio. Il giovane ha aspettato il cambio del turno e, approfittando dell'assenza di clienti, verso le 8.20 ha puntato una forbice da potatura per minacciare la barista e farsi consegnare l'incasso, circa 1.800 euro. Il giovane ha tenuto in ostaggio la donna anche fuori dal locale, facendosi accompagnare fino all'auto con cui è scappato.

La vittima rientrata nella sala giochi ha dato l'allarme ai carabinieri, ma all'arrivo dei militari della Stazione di Monteforte d'Alpone, il rapinatore si era già dileguato. La pattuglia ha visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e ha raccolto la descrizione della spaventissima barista. Immediate sono partite le ricerche nei confronti di un soggetto somigliante alle descrizioni e già noto alle forze dell'ordine per reati simili.

I carabinieri di Monteforte d'Alpone insieme ai colleghi della compagnia di San Bonifacio hanno ricostruito gli spostamenti del sospettato e hanno fatto scattare una caccia all'uomo nell'est veronese. L'autovettura con cui il giovane era fuggito è stata ritrovata a Gazzolo d'Arcole e poco dopo i militari si sono appostati vicino all'abitazione del rapinatore.

Il ricercato è stato notato in un'altra auto insieme ad altre due persone, suoi connazionali ed estranei alla rapina. Il giovane ha cercato di nascondersi nell'auto, ma non è servito. I carabinieri lo hanno inseguito, prima in auto e poi a piedi, e infine arrestato.

Il ventottenne, disoccupato e regolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di parte della refurtiva e dell'arma del delitto. Su disposizione del Pubblico Ministero è stato portato al carcere di Montorio e in seguito all'udienza di convalida dell'arresto il Gip ha ordinato la custodia cautelare in carcere.

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