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Cronaca Borgo Trento / Via Prato Santo

Volontari vincenziani e giovani del Rotaract insieme alla mensa dei poveri

In via Prato Santo vengono distribuiti 70 pasti al giorno da oltre 30 anni, cercando di ridare dignità a chi l'ha smarrita: "Pensavo di andare per fare un favore, invece sono bastati pochi minuti per capire che il favore lo stavano facendo loro a me"

Un pasto caldo, abiti puliti, qualcuno con cui scambiare una parola e un sorriso. Sono gesti banali che diventano eccezionali per chi vive ai margini della società, per chi, privato di tutto, rischia di perdere anche la dignità. Da sempre impegnati nella tutela degli ultimi, i Gruppi di volontariato Vincenziano, hanno dato un valore aggiunto alla tradizionale mensa di via Prato santo 15/b, coinvolgendo i giovani del Rotaract di Verona.

“L’entusiasmo di questi ragazzi che dedicano alcune ore a servire i pasti ai nostri poveri - afferma Nadia Gaspari, presidente dei GVV di Verona - scalda il cuore a noi ma soprattutto alle 70 persone che ogni giorno contano su di noi”. Un'esperienza formativa e umana, quindi, che ha dato la possibilità ai nostri giovani cresciuti nella cultura dell’avere più che dell’essere, di confrontarsi con la faccia in ombra della società.

“Le persone che incontro, i loro visi, le loro vite, trasversali e così diverse dalla mia, mi insegnano che c'è dell'altro oltre me, oltre il mio lavoro, oltre la mia routine quotidiana. Per questo mi sento di dover essere io a ringraziare loro perchè mi hanno insegnato che ogni giorno c'è un motivo per andare avanti e per sperare” Le parole sono quelle di Micaela Ceolini, 25 anni, avvocato e ora anche volontaria. Giovane avvocato è anche Andrea de Rossi, che alla mensa della carità ha vissuto una delle esperienze più forti e toccanti della sua vita e descrive così la sua esperienza da volontario. “È una triste realtà di cui si è sente parlare ma che non si prende mai seriamente a cuore. In mensa, tra un pasto e l’altro servito, a volte mi soffermo sugli sguardi dei nostri ospiti: i loro occhi sono completamente assenti, privi di ogni minima speranza, segno che loro ce l’hanno messa tutta, ma non è bastato. Pur non avendo nulla con sé, ad ogni singolo piatto messo in tavola, ringraziano con un sorriso così grande che rasserena il mio animo. Mai come in queste occasioni mi sono sentito utile per qualcuno.” Christian Gaole, invece, si sta preparando per la maturità ma ha trovato il tempo per dedicarsi anche a questo servizio. “Quando ho deciso di accogliere l’invito di Nadia - ci racconta Christian - pensavo di andare per fare un favore, invece sono bastati pochi minuti per capire che il favore lo stavano facendo loro a me. Tutte quelle persone, prive di tutto ma non della loro dignità, mi hanno fatto un favore con i loro sorrisi, le mezze parole di gratitudine, con gli occhi bassi quasi a nascondere la loro condizione”. E poi ci sono Luca,Tommaso, Irene, Anna, Enrico... Tutti giovani e entusiasti. Certo non è sempre facile, confessano. Capita anche chi si comporta male, chi pretende senza ringraziare, ma anche questa è un'occasione di crescita che si risolve sempre per il meglio grazie all’esperienza di Nadia ma anche di Dante che ogni giorno, immancabilmente, coordina il gruppo dei volontari.

La mensa della carità di via Prato Santo 15/d è aperta tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato. Il GVV di Verona offre anche un servizio di guardaroba.

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