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Il Rettore Sartor a San Pietroburgo, la ricerca medica veronese sempre più internazionale

Nuove collaborazioni internazionali per la ricerca medica dell'Università di Verona. Il Rettore ha siglato due convenzioni con l'Almazov Center e la Itmo university di San Pietroburgo

Per dare nuovo impulso alla ricerca in ambito medico, il 10 e l’11 gennaio il rettore Nicola Sartor si è recato a San Pietroburgo in visita a due importanti centri di ricerca, riferimento internazionale in ambito medico e tecnologico. Con lui Giuseppe Faggian ordinario di Cardiochirurgia di ateneo e direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Durante la prima giornata Sartor e Vladimir Vasilyev, rettore della Itmo University, eccellenza in ambito di meccanica di precisione e ottica, hanno siglato un accordo per dare vita a una collaborazione tra le due realtà accademiche. La mattinata è proseguita con una visita guidata al museo dell’ottica dell’università e un tour nel laboratorio di simulazione 3D.

Shlyakhto e Sartor

L’11 gennaio, invece, un’altra importante convenzione è stata ufficializzata tra l’università scaligera e il Federal Almazov north-west medical research centre, iperspecializzato nelle malattie cardiovascolari del sangue ed endocrinologiche nell’adulto e nel bambino. Il rettore Sartor ed Evgeny V. Shlyakhto, direttore del centro, hanno firmato l’accordo che da circa due anni, grazie all’impegno di Faggian, vede una sinergica collaborazione tra le due realtà. La giornata si è conclusa con una visita guidata alle strutture del centro, in particolare nelle sezioni della medicina nucleare, telemedicina e chirurgia cardiaca, vascolare e ibrida.

In particolare, la convenzione con l'Almazov Center consentirà di realizzare progetti di ricerca congiunti nel settore della medicina traslazionale nell’ambito cardiovascolare e ha già reso possibile la presenza, a Verona, di due dottorandi provenienti da San Pietroburgo che in ateneo si occupano di ricerca in biologia molecolare. Il loro obiettivo è di indagare i meccanismi di formazione degli aneurismi della parete aortica e i recettori responsabili nello sviluppo di aritmie cardiache. La nuova sinergia consentirà, inoltre, lo scambio di dati clinici provenienti dai registri post operatori, ovvero le analisi statistiche di casi d’interventi che permetteranno di valutare gli outcomes chirurgici a distanza.

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