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Cronaca Borgo Venezia / Via Giovanni Cotta

Medici per la Pace Onlus tra i senza fissa dimora per portare cure gratuite

È cominciato il progetto "We Care" dell'associazione veronese per aiutare la popolazione a rischio povertà o esclusione sociale. 49 gli screening effettuati per casi a rischio tubercolosi

Sul territorio veronese è da poco cominciato un nuovo progetto per portare assistenza alla popolazione a rischio povertà o esclusione sociale e che durerà fino al 2019. Si tratta del progetto "We Care" di Medici per la Pace Onlus, organizzazione veronese che, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, impegna medici e volontari in una serie di interventi gratuiti rivolti a chi si trova in situazioni di precarietà.

Lo scorso 9 marzo, in collaborazione con l'Ulss 9, sono stati effettuati 49 screening radiologici nella mensa gratuita S. Bernardino, analisi volte alla diagnosi precoce della tubercolosi. Le persone che si sono rivolte a Medici per la Pace per questo intervento sono soprattutto persone senza fissa dimora che abitano in dormitori o per strada, la quasi totalità delle quali uomini. La maggior parte hanno dai 30 ai 50 anni, e sono italiani (18%), rumeni (20%) e marocchini (16%). La popolazione senza fissa dimora è più esposta al rischio di contrarre la malattia, ed è perciò importante riuscire ad entrare in contatto con queste persone e portare loro le cure necessarie. E questo è possibile solo grazie ad una rete efficace di collaborazione fra strutture sanitarie pubbliche, volontariato e servizi sociali comunali del territorio.

Lo screening al torace per la diagnosi tubercolare è un metodo minimamente invasivo, che permette di monitorare lo stato di salute delle persone emarginate e individuare prontamente coloro che sono da mettere in terapia. Una volta ottenuti i risultati, infatti, Medici per la Pace informerà l'Ulss 9 per segnalare i casi da prendere in carico. E seguendo la cura corretta, il paziente potrà guarire completamente. Lo screening radiologico per la diagnosi tubercolare è una prassi medica consolidata. L'innovazione introdotta da We Care è il fatto di rivolgersi gratuitamente alle persone senza fissa dimora.

Oltre alla diagnosi precoce della tubercolosi, sono numerosi gli interventi intrapresi da Medici per la Pace all'interno del progetto We Care, da procedure di vaccinazione e profilassi, a visite specialistiche, attività di sensibilizzazione alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, cure odontoiatriche e consigli su come migliorare la propria igiene orale, consulenze medico-legali, assistenza alla regolarizzazione della documentazione sanitaria e percorsi di integrazione e di autonomia. Tutti questi servizi sono offerti a titolo gratuito, grazie anche a specialisti che donano il loro tempo come volontari a Medici per la Pace.

In aggiunta agli interventi diretti di prevenzione e cura sanitarie, il progetto We Care si occupa di prendere in carico 20 persone vulnerabili a rischio di emarginazione, e di seguirle in un processo di integrazione completo. Questo significa che vengono esaminati tutti gli aspetti della persona, dalla sua situazione economico-lavorativa ed educativa, a quella di salute, abitativa, di tutela giuridica e della rete di sostegno sociale. L'obiettivo è quello di rafforzare gli aspetti che rendono vulnerabile la persona, creando un cambiamento positivo e sostenibile anche al termine del progetto. Nel mese di marzo, dopo diversi colloqui conoscitivi con individui e famiglie che necessitano di sostegno, sono state individuate le persone che a partire da aprile verranno accompagnati dai tutor di Medici per la Pace.

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