Medici di base in sciopero: gli ambulatori restano chiusi per due giorni
In queste 48 ore, i "camici bianchi" effettueranno solo le visite domiciliari indispensabili o urgenti, a pazienti considerati gravi o ricoverati in case di riposo, e il rilascio di certificati su ricettario bianco
Ha preso il via oggi, mercoledì 8 novembre, lo sciopero dei medici di base, che proseguirà anche per l'intera giornata di giovedì 9.
In queste 48 ore, i "camici bianchi" effettueranno solo le visite domiciliari indispensabili o urgenti, a pazienti considerati gravi o ricoverati in case di riposo, e il rilascio di certificati su ricettario bianco. Per tutte le altre prestazioni invece la cittadinanza dovrà rivolgersi al Pronto soccorso.
La chiusura degli ambulatori arriva dopo l'interruzione della trattativa con la Regione Veneto, alla quale i medici di famiglia contestano il taglio dei posti letto nelle strutture per pazienti acuti, solo parzialmente ridistribuiti, e anche la mancata attivazione dl piano socio-sanitario che include gli ambiti degli ospedali di comunità e della "medicina integrata", così come il fascicolo elettronico, le case di riposo e le scuole di specializzazione.
Nelle scorse ore, la consigliera regionale del Partito Democratico Orietta Salemi, si è rivolta al Presidente regionale Luca Zaia chiedendo che vnga ricucito lo strappo con la categoria, che rischia di portare a nuove proteste nel prossimo futuro.