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Cronaca

Massacra di botte un connazionale e gli spara

Rissa e fuga nel parcheggio della "Grande Mela" a Sona. Arrestato camionista rumeno di 31 anni

E’ stato arrestato dopo dieci ore di ricerche, il responsabile della sparatoria, avvenuta ieri pomeriggio, nel parcheggio del centro commerciale “La Grande Mela” a Sona. In manette è finito Cosmin Tudorel Gheorgiu, 31enne di origine rumena, camionista incensurato in Italia, ritenuto colpevole di tentato omicidio verso un connazionale di 44 anni. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Cittadella, nel Padovano, durante un normale servizio di pattuglia, a bloccare l’aggressore ieri sera, verso le 23, all’altezza di Carmignano di Brenta. Con lui, a bordo della Nissan Primera, un altro cittadino rumeno, denunciato a piede libero per favoreggiamento, nonostante non fosse presente al pestaggio del pomeriggio. L’arresto è scattato immediatamente dopo la perquisizione dell’auto, durante la quale è stata rinvenuta la pistola usata dopo la rissa, una Walther P90, calibro 9.

L’antefatto risale a ieri pomeriggio, nel parcheggio sul retro del centro commerciale. Un diverbio verbale, con insulti pesanti, è stato all’origine della lite sfociata poi nell’aggressione a mano armata. Al centro della vicenda sembra esserci una compravendita illegale di gasolio da tir: sarebbe stato il 31enne ad offrire il carburante sottobanco a un altro camionista presente. Il rifiuto avrebbe poi provocato la scintilla fra i due, venuti rapidamente alle mani. A chiedere l’intervento dei carabinieri sono stati gli altri camionisti presenti nell’area, che hanno fornito le varie testimonianze sui dettagli dell’aggressione. Al 44enne non è bastata la chiave inglese, che brandiva in mano, per difendersi: su di lui si è scatenata la ferocia di Gheorghiu che l’ha colpito ripetutamente con calci e pugni. Con l’impugnatura della pistola l’avrebbe poi raggiunto al volto, facendolo crollare a terra. Anche dopo aver visto la faccia del connazionale trasformarsi in una maschera di sangue, il 31enne rumeno non si è fermato, puntandogli addosso l’arma caricata a pallini di gomma. Cinque colpi nel vuoto e poi due al torace, di cui uno all’altezza del cuore. Poi la fuga a bordo del suo camion, in compagnia di un altro rumeno che aveva assistito a tutta la scena. Manca solo quest'ultimo all'appello dei carabinieri di Verona e sono tutt’ora attive anche le ricerche del camion.

“Le indagini- commenta il comandante del Nucleo operativo, Pierpaolo Mason- si sono concluse anche grazie all’ausilio del consolato rumeno a Milano, che, tramite la targa del tir fornita dai testimoni, è subito risalito al conducente facendo partire la caccia all'uomo. Dopo qualche ora lo abbiamo fermato poco distante dall’uscita del casello autostradale di Padova ovest, in direzione Trento”. Ieri sera per il 31enne si sono aperte le porte del carcere di Padova. “L’accusa è di tentato omicidio- continua Mason- perché anche le munizioni di gomma, se sparate da una pistola vera e propria, risultano letali, specialmente in prossimità di zone sensibili come occhi e torace. Il colpo sparato all’altezza del cuore poteva causare un arresto cardiaco”. La vittima, nonostante le gravi ferite al volto, è fuori pericolo, ed è stato dichiarato guaribile in 20 giorni. Dovrà, tuttavia, sottoporsi a un delicato intervento di ricostruzione del naso e della bocca.

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