Si è conclusa ieri, 16 marzo, con una condanna a un anno di reclusione per C.V., cittadino rumeno di 34 anni, una vicenda giudiziaria cominciata a San Giovanni Lupatoto nei primi mesi del 2012. 

A raccontarla è il quotidiano L'Arena, che riporta anche le accuse rivolte al 34enne: violazione di domicilio, minacce aggravate e maltrattamento di animali. Il condannato si era trasferito quattro anni fa nella casa presa parzialmente in affitto dalla moglie, parzialmente perché nel resto dell'abitazione ci viveva anche il proprietario. Quando però il padrone di casa si presentava per chiedere l'affitto, C.V. si rifiutava, rispondendo con offese e minacce, tanto da costringere il locatore a vivere da prigioniero in casa sua.

La difficile situazione esplode a fine febbraio 2012. Vedendo che gli inquilini non gli pagavano l'affitto, il padrone di casa ha chiesto tramite raccomandata che lasciassero l'abitazione. A quel punto C.V., mentre il proprietario non era in casa, ha picchiato uno dei suoi cani. Una volta rientrato, il proprietario ha visto il cane massacrato e lo ha portato dal veterinario. L'animale è stato salvato, ma purtroppo ha perso un occhio.

A seguito di questo episodio è scattata la denuncia e il processo che si è concluso con la condanna.