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Cronaca

Aveva tentato di darsi fuoco, ora il 27enne sta bene: "Ero disperato, non lo rifarò più"

Gli uomini dell'Arma stanno accertando se il ragazzo non era stato pagato o se era in aspettativa. "Non sono un criminale, non voglio spacciare o rubare. Voglio un lavoro" ha detto il giovane.

Si chiama Hermane Badr il marocchino 27enne che ieri si è dato fuoco davanti a Palazzo Barbieri dicendo di non prendere lo stipendio da quattro mesi. Il giovane muratore, dopo essere stato medicato per le lievi ustioni subite, era stato trattenuto in osservazione nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Borgo Trento. I carabinieri della compagnia di Verona, che con l'intervento di due militari avevano provvidenzialmente spento le fiamme, hanno accertato che il magrebino era assunto regolarmente da una cooperativa vicentina.

"Il ragazzo ora sta bene ed è stato dimesso - confermano i militari dell'Arma -. Corrisponde il fatto che lui è stato assunto ed era in regola, la sua situazione contributiva sembra a posto, ma stiamo ancora indagando per capire se ha effettivamente lavorato senza percepire le quattro mensilità in questione o se era stato messo in aspettativa". Ai militari ha detto di sentirsi provato per la vicenda ma di stare bene e di non aver intenzione di ripetere gesti autolesionistici. Il cittadino marocchino ha la residenza a Verona, nel quartiere di Santa Lucia, ma risulta non abitare più lì da due anni. Attualmente è senza dimora e negli ultimi tempi è stato ospitato da alcuni amici, ricorrendo anche ai servizi delle mense dei poveri.

"Cerco un lavoro e qualche persona che mi aiuti. Non sono un criminale, non voglio spacciare droga ai ragazzi, non voglio rubare. Voglio un pezzo di pane da guadagnare con il sudore della schiena” ha detto il giovane marocchino.

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