rotate-mobile
Cronaca Zai / Viale del Piave

"Per rigenerare le città non basta ristrutturarle". Architetti a confronto in Zai

Sotto il cavalcavia di viale Piave la manifestazione "Relife", un confronto tra professionisti per parlare di rigenerazione degli spazi urbani

"Si parla sempre più spesso di rigenerazione urbana ma gli esempi in Italia sono ancora molto rari. Un conto è intervenire meccanicamente sull'hardware cittadino, con delle semplici ristrutturazioni di edifici già esistenti, un altro è modificare il software, con azioni partecipative e inclusive che necessitano di processi ampi".

L'architetto Mario Cucinella, che nel 2014 ha collaborato con Renzo Piano al progetto G124 per il recupero delle periferie italiane, è intervenuto alla manifestazione "Relife. Verso i nuovi Magazzini", organizzata sotto il cavalcavia di viale Piave dall'Ordine degli Architetti di Verona. La scelta del luogo non è casuale visto che gli architetti scaligeri, a settembre, trasferiranno la propria sede negli adiacenti ex Magazzini Generali, l'area industriale tra Borgo Roma e la Zai, fiore all'occhiello dell'economia di Verona nel primo Novecento e ora di proprietà della Fondazione Cariverona.

Cucinella, che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo forte interesse alla progettazione ambientale e alla sostenibilità in architettura, ha voluto subito fare chiarezza sui termini. "I piani strategici delle città sono una raccolta di buone intenzioni, ma bisogna poi passare ai fatti. Occupare gli spazi e riutilizzarli senza demolirli e ricostruire da capo va bene ma, oltre all'operazione edile e spesso meramente speculativa, per far crescere le città servono una progettualità sociale e una comprensione dei luoghi. Quello della rigenerazione è un termine legato alla natura, e ne rievoca quindi i processi".

Per l'esperto, che ha dialogato di periferie e città del futuro con Luca Gibello de Il Giornale dell’Architettura, e con gli architetti di G124 Roberto Corbia e Anna Merci, i temi del riuso, della rigenerazione, come pure della sostenibilità non sono più rimandabili nel rapporto tra i politici e i cittadini, e gli architetti possono essere utili nel dare risposte concrete. Lo spirito con cui si stanno muovendo i professionisti veronesi è proprio questo.

"Dal 2011 proponiamo iniziative che favoriscono il riuso delle architetture dismesse e stimolano a riflettere sulla rigenerazione urbana, mettendo in relazione i professionisti, la cittadinanza, le istituzioni - ha spiegato il presidente dell'Ordine Arnaldo Toffali - Abbiamo organizzato visite guidate al cantiere degli ex Magazzini Generali e avviato una raccolta di documenti e testimonianze sul luogo elaborando un programma di valorizzazione turistica e culturale dell’area. La Casa delle Professioni, che verrà inaugurata a settembre e condivisa con i consulenti del lavoro e i commercialisti, punta a essere un luogo di incontro aperto a tutti".

Il recupero dei fabbricati dismessi, inteso proprio come un progetto culturale più ampio sui nuovi programmi di rigenerazione urbana, è stato presentato dagli architetti Paola Ravanello e Antonio Ravalli. Francesco Ronzon, docente di antropologia culturale all'Accademia delle Belle Arti di Verona ha offerto invece delle suggestioni sulla città intesa come patrimonio uditivo ed è stata infine presentata un'anticipazione della mostra fotografica "Racconti urbani" ideata dall'Officina delle Nuvole.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Per rigenerare le città non basta ristrutturarle". Architetti a confronto in Zai

VeronaSera è in caricamento