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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Traffico di marijuana dalla Spagna al Nord Italia: due uomini in manette

Il tutto ha preso il via nel mese di maggio 2020 a San Martino Buon Albergo, quando i carabinieri arrestarono due uomini dopo aver trovato 35 chili di "erba" nella loro auto

Si è conclusa mercoledì un'articolata indagine dei carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Verona, che avrebbe permesso di disarticolare un’importante organizzazione dedita al traffico di marijuana, con l'eseuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino serbo. 
L'attività investigativa ha preso il via il 19 maggio 2020 quando, a San Martino Buon Albergo, un equipaggio della Sezione Radiomobile ha arrestato un 37enne serbo e un 73enne italiano, entrambi residenti nella Provincia di Vicenza che viaggiavano a bordo di un’automobile: i due erano stati fermati per un controllo stradale dopo una manovra azzardata, ma sui sedili posteriori erano candidamente sistemati due borsoni con all’interno ben 35 chili di marijuana. 
Da allora il lavoro per ricostruire cosa e chi ci fosse dietro quell’ingente carico di droga, è passato al setaccio dei militari della Sezione Operativa della Compagnia di Verona.

Le indagini avrebbero permesso di inviduare gli individui che avrebbero preso parte all'importante traffico di droga, che sarebbe stata acquistata in Spagna per poi essere smerciata, tramite una perfetta rete logistica, tra diverse province del Nord Italia. Oltre ai due arrestati, è ritenuto coinvolto un gruppo di cittadini serbi residenti nel Vicentino, che sarebbero stati identificati con certezza.  

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Gli arresti

Grazie all'analisi condotta e ai riscontri ottenuti in termini di arresti in flagranza e sequestri di ingenti quantità di droga, i carabinieri della Sezione Operativa hanno potuto richiede ed ottenere dall'Autorità giudiziaria due ordinanze di custodia cautelare in carcere.

La prima è stata eseguita lo scorso sabato nei confronti di un cittadino serbo, ritenuto la "mente" del gruppo: secondo le forze dell'ordine, avrebbe organizzato e diretto la rete di rifornimento della marijuana in diverse città italiane. Incensurato, almeno in Italia, dopo un importante sequestro avvenuto lo scorso ottobre avrebbe cambiato il proprio cognome per rendersi più difficilmente ritracciabile, ma neppure questo espediente gli ha permesso di evitare la sua cattura avvenuta a Barletta. Gli investigatori infatti avevano già scoperto il cambio d’identità, scovandolo quando ha presentato il documento per la registrazione in un hotel.

Nella giornata di sabato infine è stata eseguita l'ordinanza anche nei confronti del secondo destinatario, serbo anche lui, ritenuto il braccio operativo della "mente" criminale. Residente a Vicenza da anni, era uno dei due finiti in manette a San Martino a maggio 2020. 
Ad entrambi, rispettivamente di 41 e 38 anni, è stato contestato il reato di traffico internazionale di stupefacenti, in concorso per le ingenti quantità di marijuana importate illecitamente nel nostro paese.

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