Un etto di "erba" in macchina, oltre mezzo chilo da un'amica: 2 in manette
A tradirli al momento del controllo è stato il forte odore di marijuana presente in auto. Una volta arrestati, i carabinieri sono risaliti a chi l'aveva venduta a loro e al luogo dove avevano nascosto il resto della droga
Fermati in auto dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Peschiera del Garda, sono stati trovati in possesso di oltre 100 grammi di marijuana e tratti in arresto. Si tratta di due cittadini di orgine albanese, M.K. classe 1994 e M.A. classe 1989, entrambi residenti da tempo nel comune arilicense.
I due, noti ai militari per i loro trascorsi penali, sono stati notati in via Miralago in località Sermana, a Peschiera, mentre si trovavano a bordo di un'auto e sono fermati per un controllo. Gli uomini dell'Arma hanno avvertito subito il forte odore di ganja presente nell'abitacolo e hanno quindi chiesto ai due se avessero con loro della droga: questi, capendo di essere stati scoperti, avrebbero consegnato spontaneamente il sacchetto in cellophane che avevano nascosto sotto il sedile del passeggero, confessando che conteneva marijuana. I carabinieri allora hanno eseguito le perquisizioni personali e veicolare, che hanno permesso di recuperare altri 2.5 grammi di stupefacente, già diviso in due e pronto per la vendita.
Colti in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, M.A e M.K sono stati arrestati, ma le indagini sono andate avanti e avrebbero permesso di appurare che i due avevano acquistato la droga a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, da un cittadino di origine marocchina. Gli stessi inoltre avevano nella propria disponibilità un altro ingente quantitativo, "parcheggiato" a Desenzano del Garda nell’abitazione di una loro amica: M.M., classe 1985 e a sua volta d'origine marocchina.
Durante la perquisizione dell'abutazione situata in provincia di Brescia, i carabinieri avrebbero rinvenuto e sequestrato altri 640 grammi di marijuana, 20 di hashish e uno di cocaina, diviso in tre parti, oltre ad un bilancino di precisione: per questi motivi, tutti e tre sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Brescia.
Martedì, il giudice della sezione penale del tribunale di Verona ha convalidato gli arresti e disposto nei confronti dei due l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al venerdì, aggiornando l’udienza ad altra data in relazione alle richieste avanzate dalla difesa.