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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Manlio Resta, l'eredit del grande economista

Al palazzo Erbisti un convegno per stimolare il dialogo tra istituzioni e governance del territorio

Oggi e domani, nel palazzo Erbisti, via Lencino 6, si terrà il convegno "Nord est - Veneto - Verona. Quale sviluppo?" promosso dalla Fondazione Manlio Resta Onlus in collaborazione con l'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona.

Due giorni di riflessione progettuale stimolati dalla Fondazione che porta avanti la grande eredità di Manlio Resta fautore del dialogo tra istituzioni accademiche e governance del territorio. In un momento cruciale per la nostra economia, verranno esaminate diverse teorie e prospettive di sviluppo del Nord-Est (turismo, settore agro-alimentare, infrastrutturale, federalismo fiscale). Al dibattito partecipano imprenditori e amministratori locali e regionali, docenti universitari, esponenti di Istituti finanziari e Dottori Commercialisti.

Manlio Resta, grande economista italiano, è stato anche uno dei fondatori della Libera Università di Verona assieme all'allora sindaco della città, professore Giorgio Zanotto. Teorico di respiro internazionale, su incarico del presidente della Provincia scaligera, altro illustre veronese, l'avvocato Renato Gozzi, il professor Resta in quegli anni realizzò un'ampia ricerca sullo sviluppo del territorio veronese, dimostrando la possibilità di una forte collaborazione tra le istituzioni politiche e i centri di ricerca teorica del tessuto socioeconomico al fine di formulare modelli di riferimento adeguati.

Ora, a mezzo secolo di distanza, la Fondazione Resta assieme all'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona ha deciso, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, di recuperare in maniera progettuale la riflessione su quei modelli, stimolando nuovamente il dialogo tra governance del territorio e istituzioni accademiche attraverso un convegno della durata di due giorni, dal titolo: Nord Est – Veneto - Verona. Quale sviluppo?

Il convegno prende avvio domani 16 giugno, nella sede dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere, a Palazzo Erbisti (via Leoncino 6) e ha il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona ed è stato organizzato con il sostegno della Banca Popolare di Verona, della Fondazione Cattolica Assicurazioni, della Banca Valpolicella e dell'azienda Masi Agricola.

“L'iniziativa si propone di ricordare il contributo di uno studioso allo sviluppo della città come testimonianza nell'anniversario della nascita dell'unità nazionale, ma nasce anche dalla necessità dei cosiddetti stakeholders di ravvivare un confronto sinergico tra tutte le istituzioni del territorio, in concomitanza dei rapidi cambiamenti che la società, nell'era cosiddetta digitale, impone. - spiega Vanni Resta, figlio dell'economista e presidente della Fondazione Manlio Resta onlus, sorta nel 2008 per dare seguito all'eredità intellettuale dello scienziato italiano – Riteniamo che sia interessante e stimolante riaprire la discussione su quei modelli studiati ad hoc, che negli ultimi decenni sono stati decisamente trascurati, e capire se il fatto di non averli tenuti più in considerazione rappresenti uno dei fattori di rallentamento dello sviluppo economico italiano” aggiunge Vanni Resta imprenditore esperto di finanziamenti europei. In un contesto socioeconomico ormai liquido per usare la definizione del sociologo Zygmunt Bauman, fluttuante e in velocissima trasformazione dove i cambiamenti delle regole sociali impongono nuove riflessioni e nuovi paradigmi, dove le nuove azioni necessitano di visioni strategiche nuove, osservare, pensare e agire, superando il contingente, sembra la nuova sfida cui sono chiamati teorici e amministratori nell'accezione più ampia di civil servant.
 
“Non è un caso che si sia scelto di promuovere questo convegno proprio nella sede dell'Accademia di Agricoltura scienze e lettere – ribadisce il suo presidente, ing. Galezzo Sciarretta - che è sempre stata un luogo di incontro tra studiosi, scienziati e mondo economico e che custodisce nella sua biblioteca, documenti importanti sia sullo sviluppo del territorio che sull'Unità d'Italia, come il discorso del presidente Giulio Camuzzoni nel 1865, in occasione dell'inaugurazione della statua di Dante a Verona avvenuta alle 5 di mattina, in barba agli austriaci che ancora dominavano Verona e il Veneto”.

Al Convegno prendono parte, il sindaco Flavio Tosi, il prefetto di Verona Perla Stancari, il presidente della Provincia Giovanni Miozzi, Vanni Resta, presidente della Fondazione Manlio Resta, Giovanni Somogi dell'Università di Roma “La Sapienza”, Francesco Rossi, preside della Facoltà di Economia dell'Univesità di Verona, Francesco Vecchiato dell'Universtà di Verona, Daniela Giaconi dellUniversità di Pisa, Giuseppe Gaburro, Presidente del Centro studi Guido Gonnella e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Resta, Silvana Malle dell' Università di Verona, Vittorio Castagna, Presidente emerito dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, Giovanni Resta, Università di Genova, Centro di Ricerca in Urbanistica ed Ingegneria Ecologica, Gianandrea Bernagozzi, Associazione Bancaria Italiana, segretario del Comitato Scientifico della Fondazione Manlio Resta, Angelo Ferro presidente dell'Unione Cristiana imprenditori e dirigenti, Vittorio Coda, presidente del Consiglio di gestione del Banco Popolare, Daniele Marini, Università di Padova, Ferruccio Bresolin, Università Ca' Foscari di Venezia, Attilio Celant, Università di Roma "La Sapienza", preside della Facoltà di Economia, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Manlio Resta, Elisa Montresor, Università di Verona, Sandro Boscaini presidente di Masi Agricola, Claudio Baccarani, Università di Verona, Cesare Surano, Università di Verona, Moreno Ferrarese, Università di Verona, Nicola Sartor dell' Università di Verona, Giovanni Zalin, Università di Verona.

Cinque le sessioni di lavoro, la prima sulla nascita dell'università di Verona e su Manlio Resta, la seconda prenderà in esame l'evoluzione dell'economia veronese dal dopoguerra ad oggi con l'esposizione di uno studio pluriennale sulla qualità della vita messa a confronto tra le varie città del Veneto e un'analisi del non-profit quale strumento di sviluppo e coesione sociale del nord est. La terza sessione esaminerà il ruolo del nord est nello sviluppo economico del Paese e quali possono essere le prospettive in presenza di una ripresa senza occupazione. Il convegno non poteva non tener conto delle peculiarità del territorio e andrà ad esaminare le prospettive dell'industria turistica del nord est e quelle dell'industria agroalimentare. Ma non si può parlare di Verona se non la si prende in considerazione come crocevia dei grandi territori europei: dei modelli di sviluppo delle sue infrastrutture e dei trasporti tratterà la quarta sessione che si occuperà anche del federalismo fiscale: dalla teoria alla pratica. Nella quinta sessione è previsto un excursus storico con argomento di grande attualità: Il Veneto nell'Unità d'Italia.

“Abbiamo cercato d'individuare e approfondire tutti quei temi cruciali sui quali è necessario dar vita a livello scientifico e politico, ad un ampio dibattito
– continua Vanni Resta - e nel contempo sensibilizzare i decisori pubblici, le istituzioni economiche e finanziarie, le imprese private e la società civile ad orientarsi verso azioni che prevedano una più ampia elaborazione di proposte concrete per la soluzione dei problemi dello sviluppo economico, intesi nella loro complessità di decisioni pubbliche e di opportunità imprenditoriali. Tra i nostri obiettivi, come fondazione culturale c'è anche quello di contribuire a creare un modello di sviluppo del territorio che prenda in considerazione nuovi parametri rispetto ai modelli tradizionali. Un altro tema a cuore della Fondazione è la formazione di giovani studiosi, così come testimoniato dalla premiazione della prima edizione del Premio di Laurea Manlio Resta".

Il convegno si concluderà venerdì 17 con una tavola rotonda
moderata dal direttore del quotidiano l'Arena, Maurizio Cattaneo, alla quale parteciperanno l'onorevole Rocco Buttiglione, vicepresidente della Camera dei Deputati, Antonio Marzano presidente del C.N.E.L, Federico Perali, direttore del dipartimento di Scienze Economiche Università di Verona, Luca Castagnetti, presidente della Compagnia delle Opere del Veneto, Gianmaria Tommasi, presidente della Banca Valpolicella. A trarre le conclusioni dei lavori svolti nelle due giornate, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini.

Durante i lavori del secondo giorno verrà conferito il Premio di Laurea Manlio Resta 2010 a Enrico Petracca, laureato presso l'Università di Bologna, e verranno presentate le tesi di Lucia Boschetti, laureata presso l'Università di Pisa, e Andrea Seminario, laureato presso l'Università di Brescia. A consegnare i riconoscimenti sarà Vanni Resta, presidente della Fondazione.

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