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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Manifesti antipreti "censurati", il Comune nega l'autorizzazione

Domani in programma in città la manifestazione contro i sacerdoti pedofili. Ma Palazzo Barbieri ha deciso di "censurare" le due locandine a causa del loro carattere "offensivo e diffamatorio"

Domani in programma in città la manifestazione contro i preti pedofili. Ma il Comune ha deciso di "censurare" le due locandine a causa del loro carattere "offensivo e diffamatorio". Secondo gli avvocati dell'amministrazione di Palazzo Barbieri c'è il rischio che il Comune scaligero, una volta autorizzata l'affissione, potesse diventare oggetto di denuncia. Ma cosa c'è di così scandaloso in questi manifesti della discordia? È presto detto: nei due manifesti compaiono i disegni di un bambino nudo crocifisso, e quello di un prelato, con le sembianze di Papa Benedetto XVI, con un bimbo sulle spalle a mò di agnello.

Le locandine erano state sottoposte all'esame del Comune per l'autorizzazione all'affissione, che è stata negata. Pubblicizzavano la terza edizione della marcia contro la "pedofilia clericale" promossa dall'Associazione Sordi "Antonio Provolo" e dai radicali italiani. L'istituto religioso veronese per sordomuti era salito alla ribalta delle cronache nazionali come teatro di uno scandalo e per la denuncia da parte di ex alunni di decine di casi di pedofilia.

Il programma della manifestazione prevede dapprima una conferenza stampa del deputato radicale Maurizio Turco, nella sede della Provincia, e poi alle 15 un corteo che raggiungerà Piazza Bra.

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