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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pescantina / Viale Verona

Villa Vezza, protesta flop di Verona ai Veronesi. Il sindaco: "Sono loro a creare problemi"

Pochi cittadini al presidio organizzato dal comitato a Pescantina per protestare contro l'ospitalità fornita ai richiedenti asilo di Villa Vezza, il sindaco Cadura: "Gli unici a creare qualche problema sono coloro i quali organizzano queste manifestazioni"

Complice il maltempo, la sera del 7 settembre erano davvero pochini i presenti alla manifestazione indetta dal comitato "Verona ai Veronesi" a Pescantina per protestare contro la presenza di richiedenti asilo a Villa Vezza: «Anche ieri sera (giovedì ndr) i cittadini di Pescantina in piazza contro il "CAS" di Villa Vezza, - si legge in un post su Facebook del gruppo "Verona ai Veronesi" - proprio sotto il Comune complice del business dell'accoglienza. Pronto il presidio permanente per stare col fiato sul collo a cooperativa e sindaco. Non si molla e non si mollerà un metro».

Ecco, in realtà di cittadini pescantinesi se ne sono visti davvero pochi, il gruppo di manifestanti (agguerriti e con tanto di fumogeni e grande convinzione nel gridare gli oramai consolidati slogan), essendo in prevalenza composto da giovani simpatizzanti dell'estrema destra e aderenti al movimento, ma provenienti per lo più da altri paesi della provincia veronese. In tutto i presenti saranno stati circa un centinaio (a fronte di una popolazione che a Pescantina supera i 17 mila abitanti), riuniti dalla voglia di far risuonare forti e chiare le parole «Verona ai Veronesi» alle orecchie di chi è ospitato a Villa Vezza, ventitrè persone, di queste undici bambini in età prescolare.

Oltre a loro, grande oggetto di critiche e cori sono stati ancora una volta i lavoratori della cooperativa Olinda che ha in gestione la struttura, così come anche il sindaco di Pescantina Luigi Cadura, giudicato colpevole di rappresentare «un'amministrazione così attenta nel coccolare i clandestini - affermano sempre dal comitato "Verona ai Veronesi" - dal pensare di aderire allo SPRAR, progetto immigrazionista i cui costi per il Comune di Pescantina si aggirerebbero attorno ai 10.000 euro all'anno, costi che probabilmente verranno attinti dal taglio dei fondi di sostegno alle famiglie in difficoltà per sostenere le spese della scuola primaria di Arcè».

Non si è fatta attendere molto la pronta replica da parte del diretto interessato, il primo cittadino di Pescantina Cadura, il quale intervistato dal quotidiano L'Arena ha respinto seccamente le accuse: «Con l’adesione allo Sprar, che sarà oggetto di delibera, non ci sarà alcun aggravio di spese per i cittadini» Il sindaco ha poi spiegato che l'iniziativa in merito all'accoglienza a Villa Vezza dei richiedenti asilo è partita dalla Prefettura e che, al momento, ciò che il Comune sta provando a fare è semplicemente gestire come meglio può la situazione.

Infine, dopo aver chiarito che l'assistenza sociale alle famiglie pescantinesi non può essere messa in discussione e nemmeno sullo stesso binario o in competizione con la necessità di aderire allo Sprar, il sindaco Cadura ha sottolineato come finora la situazione a Villa Vezza si stia rivelando tranquilla, con le persone accolte che «non hanno creato alcun tipo di problema, gli unici a creare qualche problema - ha quindi concluso il sindaco - sono coloro i quali organizzano queste manifestazioni».

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