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Cronaca Veronetta / Piazza Isolo

Si è svolta a Verona una manifestazione antifascista, l'appello alle istituzioni per una città «civile e democratica»

I partecipanti alla protesta denunciano «una recrudescenza di episodi di violenza politica da parte di gruppi organizzati»

Si è svolta oggi, sabato 19 febbraio, a Verona in piazza Isolo la manifestazione "Liberiamoci dal fascismo". La protesta è nata sull'onda lunga di alcuni episodi già precedentmente denunciati da diverse associazioni e movimenti locali, tra questi gli stessi promotori e sostenitori dell'iniziativa di oggi, ovvero, tra gli altri, Verona Città Aperta, Infospazio 161, Circolo Pink LGBTQE Verona, Rifondazione Comunista Verona, Laboratorio Autogestito Paratodos, Pianeta Milk Verona e Non Una Di Meno - Verona: «Da mesi assistiamo a ronde, minacce, aggressioni, da parte di alcuni gruppi neofascisti che rivendicano sui propri social il loro operato», si legge nella nota che annunciava la protesta di oggi. 

In particolare, ad essere al centro della polemica sono l'«aggressione di lunedì 7 febbraio, che segue di pochi giorni quella avvenuta in via Mazzini», spiegano sempre i promotori della manifestazione. I responsabili dell'episodio del 7 febbraio, secondo quanto denunciato dai firmatari della nota che promuove la manifestazione odierna, sarebbero infatti «un gruppo di neofascisti» che «ha spaccato la faccia a un uomo di 50 anni». Si era alla vigilia del "Giorno del ricordo" e motivo del contendere sarebbero stati nell'occasione alcuni manifesti dedicati alle foibe.

In questo clima di tensione, a prendere inoltre pubblicamente posizione quest'oggi sono stati anche l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Anpi Verona, Aned Verona, i Sindacati dei lavoratori, le organizzazioni degli Studenti Medi e Universitari. Si tratta dei firmatari di un vero e proprio «appello antifascista», rivolto alle istituzioni cittadine ed al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, contro quella che i promotori definiscono «la spirale di violenza organizzata che ciclicamente travolge la nostra città mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e delle cittadine». 

Volantino protesta - 19 febbraio 2022-2

Volantino protesta - 19 febbraio 2022

Anche nel testo dell'appello in questione si evidenzia come «nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una recrudescenza di episodi di violenza politica da parte di gruppi organizzati che si ispirano all’ideologia nazifascista con una intensità e una gravità che non si registravano dal 28 ottobre 2020, quando cioè i gruppi neofascisti tentarono di mettersi alla testa della protesta contro le misure straordinarie antipandemia cingendo d’assedio il centro storico della città con una manifestazione non autorizzata sfociata in una vera e propria guerriglia urbana». L'«appello antifascista» quindi prosegue evidenziando come «nelle ultime settimane la città è stata letteralmente tappezzata di propaganda fascista e di scritte sui muri e non sono mancate intimidazioni più o meno velate ad altre organizzazioni, in particolare nella zona universitaria».

Di qui le richieste dei firmatari dell'appello: «Tutto questo deve finire. Non è oltremodo tollerabile che si avvallino iniziative che mirano solamente a creare un clima di violenza e di intimidazione nei confronti del resto della cittadinanza mettendone a rischio l’incolumità». E ancora: «Con questo appello ci prefiggiamo dunque l’obiettivo di aggregare nella maniera più ampia possibile, tutte le forze democratiche e antifasciste veronesi attorno alle associazioni che storicamente ne hanno incarnato i valori e la promozione, a partire dall’Anpi, allo scopo di dare merito e rendere evidente l’impegno che le cittadine e i cittadini di “sana e robusta costituzione democratica” testimoniano attraverso le molteplici iniziative e l’impegno personale».

Infine l'appello alle istituzioni cittadine ed al prefetto di Verona: «Chiediamo in primis alle istituzioni cittadine ed al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza di farsi carico della situazione, affinché nessuno comprometta l’autorevolezza delle istituzioni, condizione indispensabile per il rispetto della vita civile e democratica nel pieno rispetto dei ruoli e delle prerogative previste e affidate loro dalla Costituzione. Per questo chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni, a partire dal prefetto, di farsi carico delle preoccupazioni contenute nel presente documento a testimonianza della volontà dei firmatari di rafforzare il rapporto con la Verona democratica e antifascista. Un rinnovato impegno per riaffermare i valori della Costituzione - concludono i firmatari dell'appello - e per preparare anche quest’anno un 25 aprile di Liberazione!». 

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