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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Santa Lucia e Golosine / Via delle Coste

A Firenze manifestazione in difesa della scuola pubblica e della Costituzione, a Verona Blocco Studentesco davanti al liceo Nani

Striscione e volantini del Blocco Studentesco davanti all'istituto cittadino, mentre Udu Verona e Rete degli studenti medi stigmatizzano il gesto: «Noi sappiamo da che parte stare, siamo dalla parte della Costituzione, delle persone più fragili, dalla parte della scuola dell'inclusione e del dialogo»

Si è svolta oggi, sabato 4 marzo, a Firenze una partecipata manifestazione voluta in difesa della scuola e della Costituzione, alla quale, stando ai dati ufficiali, avrebbero partecipato circa 10 mila persone. L'appuntamento nasceva sulla scorta delle polemiche nate dopo l'episodio di violenza avvenuto davanti al liceo toscano "Leonardo Da Vinci", cui era seguita una lettera agli studenti di una dirigente di un altro istituto scolastico fiorentino. La circolare interna rivolta agli alunni, nella quale veniva condannata l'«indifferenza» citando esplicitamente il pensiero di Gramsci, era poi rimbalzata sul web e sui siti d'informazione, ma era stata anche apertamente criticata dal ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara. Ne erano seguite polemiche e battibecchi pubblici, mentre la dirigente autrice della lettera aveva preferito non replicare ulteriormente e, oggi, ha invece scelto di partecipare alla manifestazione insieme ad altri docenti del suo liceo.

Nella giornata odierna a Verona è invece andato in scena un sit-in promosso da Blocco Studentesco, con alcuni suoi componenti che si sono presentati dinanzi al liceo artistico Nani con il dichiarato obiettivo di «contestare la menzognera giostra mediatica antifascista, tornata all'opera in queste ultime settimane». Gli esponenti del Blocco Studentesco, in una nota, affermano che la lettera della preside, a loro avviso, sarebbe colma di presunte «castronerie storiche», quali ad esempio «l'identificazione dell'amor di patria e del dovere di difesa delle proprie frontiere col totalitarismo». Gli stessi giovani del Blocco Studenteco nella loro nota hanno quindi voluto segnalare come la vicenda di Firenze sarebbe stata «utilizzata dalla macchina mediatica antifascista per riaffermare la propria egemonia». Infine, con espressione inequivocabile, gli esponenti del Blocco Studentesco concludono la loro nota affermando che «noi ce ne freghiamo schiettamente dei divieti e dei catechismi politicamente corretti di questi personaggi e di tutto l'apparato (presidi, insegnanti, giornalisti, esponenti locali e nazionali del centrosinistra) che dà loro supporto e protezione».

L'episodio di questa mattina davanti al liceo Nani-Boccioni del capoluogo scaligero è stato esplicitamente denunciato da Udu Verona e Rete degli studenti medi che hanno risposto con una dura nota di condanna. «Blocco studentesco ha evidentemente deciso di portare avanti una campagna estesa che va in diretto conflitto con la Costituzione, - ha affermato Enrico Todesco della Rete degli studenti medi di Verona - lo dimostra il fatto che l’azione fatta oggi davanti al Nani è stata messa in atto anche in altre città, ad esempio a Padova. Il nostro paese è antifascista, la scuola è antifascista. Chi dice il contrario lo fa perché non conosce la storia, o perché si dichiara fascista». Lo stesso coordinatore della Rete degli studenti medi di Verona, Enrico Todesco, ha poi aggiunto: «Noi sappiamo da che parte stare: siamo dalla parte della Costituzione, delle persone più fragili, dalla parte della scuola dell'inclusione e del dialogo. Oggi saremo a Firenze per ribadirlo e proprio al Nani-Boccioni questo lunedì lanceremo una campagna regionale sulla scuola inclusiva e i diritti di tutte e tutti gli studenti».

Nel frattempo è tornato a parlare anche il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara, il quale in un'intervista a QN ha dichiarato che la condanna della violenza «è per me talmente ovvia da non essere oggetto di discussione» e che «nella scuola che vogliamo non c'è nessuno spazio per la violenza». Il ministro ha poi aggiunto: «Nessuna indulgenza quindi per la violenza fisica né per ogni altra forma di prevaricazione, quale che sia la sua declinazione». Tornando infine sulla lettera agli studenti della preside, il ministro Valditara ha precisato: «Non ho apprezzato l'invito della preside a "isolare", "combattere culturalmente", "chiamare con il suo nome", e dunque qualificare come fascista, chi dà valore ai confini e alla identità di un popolo, parlando al riguardo di "disgustoso rigurgito". Un conto è fare queste affermazioni in una assemblea di un partito politico, - ha aggiunto il ministro dell'istruzione - un altro con la carta intestata di una scuola in una veste istituzionale».

Alla manifestazione di Firenze, frattanto, erano presenti oggi sia il leader del M5S Giuseppe Conte che la neoeletta segretaria del Pd Elly Schlein, la quale, secondo quanto riportato dall'Ansa, ha detto: «Sono molto felice che ci sia qui una grande delegazione del Partito democratico, che ci sia qui il Movimento Cinque Stelle, che ci siano qui altre forze civiche e della sinistra ecologista, credo che sia un bel segnale che su alcune battaglie fondamentali, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo lavorare insieme sia in parlamento che nel paese, per organizzare una opposizione. Noi ci saremo». In particolare, la segretaria del Pd Elly Schlein ha sottolineato l'importanza della «difesa della scuola pubblica, la difesa della sanità pubblica, la difesa del lavoro, il salario minimo, la difesa della Costituzione, la battaglia contro l'autonomia differenziata». E ancora, Elly Schlein ha ribadito: «Noi saremo in tutti i luoghi dove occorre contrastare le diseguaglianze sociali, quelle territoriali, di genere e generazionali, ed è un grande piacere essere in una piazza così piena, vuol dire che c'è ancora vita e che quei metodi squadristi non passeranno».

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