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Cronaca Zimella

Collare elettrificato a due cani, denuncia per crudeltà a Zimella

Il proprietario costringeva le due piccole setter a vivere nella costante paura di una scossa elettrica e le forzava a dormire in un'unica, minuscola cuccia. L'uomo è stato deferito per maltrattamenti

Gli animali ancora protagonisti della cronaca veronese. Dopo le polemiche sulla stagione di caccia, questa volta è un caso di maltrattamento a tenere banco. Se è vero che "il cane è il miglior amico dell'uomo", non sempre si può dire che questa cortesia sia ricambiata, come dimostra il caso di due povere cagnoline da caccia di razza setter che un 38enne di Zimella teneva, probabilmente, come puro “strumento” per esercitare l’hobby della caccia. La situazione di sofferenza a cui erano sottoposti i due animali era stata segnalata dalla sezione di Legnago della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, i militari della stazione di Cologna Veneta, ricevuta la nota, avevano provveduto anche ad informare per le opportune verifiche il servizio veterinario di zona, il comando della polizia locale ed il sindaco di Zimella. 

LA SCOPERTA - Gli eventi sono però precipitati domenica scorsa, quando una squadra di pattuglia a Zimella, ha notato un cane camminare al centro della sede stradale. L'animale poteva essere un pericolo per la circolazione delle auto, e i militari hanno quindi subito tentato di catturarlo. Il cane però non si faceva prendere e si allontanava, la pattuglia l'ha quindi seguito fino a giungere nei pressi del cancello di un’abitazione, quando gli uomini dell’Arma hanno notato un’anomalia nell’andatura, come uno scatto dovuto ad una contrazione nervosa. Proprio in quel momento, da dietro il cancello, appariva un uomo che segnalava di essere il proprietario della povera bestiola. I militari, ricordando la segnalazione ricevuta, hanno quindi deciso di effettuare un controllo più accurato accertando che l’uomo aveva in mano un telecomando e che il povero cane aveva al collo un collare “per addestramento ad impulsi elettrici”. Ricordando che nella nota si parlava di due cani, i carabinieri hanno subito chiesto di poter vedere anche l'altro animale.

LA CONDANNA - Il conseguente sopralluogo nel cortile ha portato i militari a scoprire una cuccia di ridotte dimensioni, non in grado di ospitare i due cani contemporaneamente, e di un guinzaglio corto legato alla recinzione adiacente. Le due cagnette di circa un anno di età sono state sequestrate ed affidate alla Lega Anti Vivisezione di Verona, stessa sorte hanno seguito i due marchingegni elettronici, completi di telecomando, utilizzati per un addestramento non certo basato sul rispetto del cane e sull’apprendimento legato al gioco, tecniche che “purtroppo” necessitano di tempo, passione ed amore verso i “quattro zampe”.  Il “padrone” dei due cani è stato deferito all’autorità giudiziaria scaligera in stato di libertà per il reato previsto dall'art. 544-ter del Codice Penale ed ai sensi del quale chiunque, per crudeltà o senza necessità, causa una lesione ad un animale sottoponendolo a sevizie, a comportamenti, a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 

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