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Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Anche a Verona sciopero e presidio in stazione contro le aggressioni subite dai lavoratori del trasporto ferroviario

«Si tratta di un fenomeno in forte crescita, con un’evidente escalation nelle ultime settimane», ha rimarcato Eda Forner del coordinamento regionale ferrovieri Filt Cgil Veneto

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie hanno proclamato, per la giornata di venerdì 9 settembre, dalle ore 9.01 alle 16.59, uno sciopero nazionale «contro le aggressioni subìte sempre più spesso da lavoratrici e lavoratori del trasporto ferroviario». È quanto si apprende da una nota diramata dalla Cgil Verona che specifica inoltre come dalle ore 10 fino alle 11, sempre domani, si terranno due presidi davanti alla stazione di Venezia Mestre e di Verona Porta Nuova.

Eda Forner del coordinamento regionale ferrovieri Filt Cgil Veneto commenta così l'iniziativa di protesta contro le aggessioni rivolte al presonale ferroviario: «Si tratta di un fenomeno in forte crescita, con un’evidente escalation nelle ultime settimane: un capotreno aggredito a Venezia, due a Padova, un addetto alla biglietteria a Verona, senza contare tutte le aggressioni avvenute nei mesi scorsi e gli episodi che non vengono denunciati». Eda Forner si sofferma quindi su quelle che potrebbero essere delle possibili soluzioni al problema: «Un'iniziativa utile al contenimento del fenomeno può essere rappresentata da attività specifiche di filtro in ingresso, eseguite a terra non solo dal personale aziendale, ma anche con ausilio delle forze dell’ordine e/o di infrastrutture fisiche dedicate (tornelli), che devono essere costruite ove non presenti, anche a causa di vincoli a volte imposti da soggetti pubblici, e attivate dove già predisposte ma mai poste in funzione. Non è possibile che nessun capoluogo veneto sia dotato di tali strutture, come invece accade in tutte le principali città italiane. Il problema non riguarda solo i lavoratori, ma sono a rischio anche i viaggiatori», evidenzia Eda Forner.

Ad intervenire sull'argomento è poi stata anche Federica Vedova, segretaria generale della Filt Cgil di Venezia: «È stata un'estate di aggressioni per tutto il trasporto pubblico locale, sia per il personale viaggiante che per gli addetti alle biglietterie, indipendentemente dall'azienda di appartenenza. Anche un solo caso è per noi intollerabile, di fronte a un incremento del fenomeno è ancora più urgente intervenire. Come rappresentanti dei lavoratori, vogliamo sollecitare tutti gli attori coinvolti a fare la loro parte. Non si tratta, infatti, di chiedere semplicemente alle aziende la garanzia della sicurezza dei propri dipendenti, - sottolinea Federica Vedova - occorre un'assunzione di responsabilità collettiva, che deve coinvolgere tutti i rappresentanti del governo di un territorio».

In questo senso, Federica Vedova ha ricordato come «ancora nell’aprile scorso, sono stati firmati a livello nazionale due protocolli con le organizzazioni sindacali, che avviano un percorso di azioni concrete su più fronti». Numerose le attività che sarebbero previste e, tra queste, Federica Vedova ricorda «la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni, l’ideazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione, il monitoraggio dello stato della sicurezza e della qualità del trasporto per individuare specifiche situazioni territoriali che necessitano di attenzione da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine, la definizione di più avanzati standard di sicurezza e di qualità del trasporto, la promozione dell’uso di dispositivi tecnologici e di soluzioni tecniche finalizzate ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, l’elaborazione di proposte per l’aggiornamento della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto. Adesso, - conclude la stessa segretaria generale della Filt Cgil di Venezia Federica Vedova - occorre trasformare queste scelte importanti in misure concrete e, soprattutto, declinarle a livello territoriale».

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