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Cronaca Bardolino

I soldi sporchi della mafia russa reinvestiti nelle zone del lago di Garda

Una «colonia russa». Così potrebbe diventare il territorio benacense su cui da anni si stanno concentrando le attenzioni e gli investimenti della criminalità organizzata

Una «colonia russa». Così potrebbe diventare l'area del lago di Garda su cui da anni si stanno concentrando le attenzioni e gli investimenti della criminalità organizzata russa.

Cinzia Reboni su L'Arena ha provato a ricostruire il mosaico dell'attuale situazione, mettendo insieme i pezzi di alcune inchieste che riguardano la mafia russa sul territorio bresciano e veronese. Inchieste che hanno dimostrato un certo radicamento di questo tipo di criminalità organizzata nel settore finanziario e immobiliare. Il tutto senza mostrare i muscoli con la violenza, ma solamente con la capacità economica di cui dispone.
Gli investimenti mafiosi si concentrerebbero nella zona del Basso Garda e nei territori che attirano più turisti, tra cui anche quello di Bardolino. Perché è proprio nelle attività legate al divertimento e alla ricettività turistica che la mafia russa si sarebbe concentrata per reinvestire i guadagni delle numerose attività illecite che gestisce.
E un altro punto messo in luce dagli investigatori è la capacità di unire le forze con altri gruppi criminali italiani, come ad esempio la 'ndrangheta che con i suoi uomini procacerebbe affari in zona lago per i ricchi mafiosi russi.

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