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Cronaca Via Danieli

Dalla Lessinia alla città di Verona il cordoglio per la morte di Tommaso e Michele: ghiacciaia sotto sequestro

L'intera comunità veronese è ancora sotto shock per quanto avvenuto a Malga Preta di sotto, il sindaco di Sant'Anna d'Alfaedo: «Una preghiera per voi due angeli volati in cielo e per le famiglie devastate dal dolore»

Domenica 11 luglio sul Corno d'Aquilio si sarebbe dovuta tenere un'escursione per la festa di San Benedetto, ma è stata annullata «a seguito dell'immensa tragedia avvenuta». Il sindaco di Sant'Anna d'Alfaedo, Raffaello Campostrini, chiede «una preghiera per voi due angeli volati in cielo e per le famiglie devastate dal dolore». L'intera comunità della Lessinia è ancora scossa per quanto avvenuto sabato 3 luglio, giornata infausta nella quale i piccoli Michele e Tommaso, due bambini di sette ed otto anni, hanno perso la vita in un drammatico incidente mentre stavano giocando a Malga Preta di sotto. Ma non solo, anche la città di Verona, dove vivono le rispettive famiglie nelle frazioni di Mizzole e Trezzolano, continua oggi a portarsi appresso il peso di un dolore ancora incredulo e difficile da sopportare.

Tragedia in Lessinia: due bambini morti dopo la caduta dal tetto di una ghiacciaia a Malga Preta

Nel capoluogo scaligero non solo è stato indetto dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, il lutto cittadino per il giorno del funerale che, nelle prossime ore dovrebbe ricevere il nulla osta ed essere fissato, ma si sono già susseguite anche diverse altre spontanee manifestazioni di rispetto, cordoglio e vicinanza ai familiari delle due giovani vittime. Poco prima dell'inizio della "Straverona", la corsa podistica più famosa in città, domenica si è tenuto un minuto di silenzio osservato da tutti i partecipanti, così come poi in serata è stato il cantautore Francesco Gabbani, impegnato per il suo concerto in Arena, a voler dedicare il suo brano dal titolo "Immenso" proprio a Michele e Tommaso, oltre che ai rispettivi familiari.

Due bambini morti dopo una caduta dal tetto di un'ex ghiacciaia a Sant'Anna d'Alfaedo

Una vicenda quella dei due piccoli amichetti sin dall'asilo, morti insieme precipitando dall'ormai famigerata ghiacciaia di Malga Preta, che ha scosso e continua dunque a toccare chiunque ne venga a conoscenza. Gli stessi soccorritori che di disgrazie ne hanno viste inevitabilmente molte nel corso della loro attività lavorativa, si dicono profondamente segnati da un episodio che ha lasciato tutti quanti attoniti. La gita in Lessinia raggruppava più famiglie con oltre una decina di bambini presenti, mentre i genitori non erano distanti dal luogo dove si è verificata l'imprevedibile tragedia e monitoravano a vista i bimbi. Spiacevoli, oltre che fuori luogo ed ingiustificati, appaiono allora in tal senso alcuni sparuti commenti piuttosto inopportuni apparsi sui social nelle scorse ore. 

Sono quattro i bambini rimasti fatalmente coinvolti nella caduta, mentre un quinto si sarebbe riuscito ad aggrappare evitando il capitombolo. Oltre a Michele e Tommaso, purtropo deceduti, altri due bimbi, tra cui una bambina, sono rimasti feriti ma non in modo grave: qualche escoriazione e per la piccola pure una probabile frattura al polso. Restano però poi da valutare anche le forse meno appariscenti ma purtroppo inevitabili ripercussioni emotive e psichiche che i due giovanissimi sopravvissuti stanno attraversando, supportati in questa delicata fase anche da degli psicologi.

Dolore ed incredulità dopo il dramma della ghiacciaia di Malga Preta: Verona a lutto per i due bambini morti

In riferimento all'episodio della giornata di sabato 3 luglio, trasformatasi per i presenti da una piacevole gita in montagna nel più terribile incubo che un genitore possa vivere, si tratterà ora per i tecnici della Procura di Verona di provare anche a valutare l'ipotetica sussistenza di responsabilità da parte di soggetti che, al momento, restano però ancora eventualmente da individuare. Sotto i riflettori delle indagini vi è lo stato di conservazione dell'edificio, la ghiacciaia il cui tetto di pietre è crollato e, franando sui piccoli Michele e Tommaso, è poi costato loro la vita.

Edifici simili si trovano probabilmente in molte altre zone della Lessinia, tuttavia la Procura dovrà cercare di comprendere se quanto avvenuto potesse essere in qualche modo evitato, oppure se si è trattato di una tragica fatalità senza responsabili. L'area è stata nel frattempo posta sotto sequestro ed un fascicolo è stato aperto in quanto atto dovuto, in attesa che ulteriori accertamenti ed approfondimenti circa lo stato di conservazione del luogo vengano eseguiti nei prossimi giorni. 

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