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Cronaca Borgo Roma / Via Santa Teresa

Anche Verona piange Dario Fo. "Perdiamo una mente brillante e vivace"

"Uno dei personaggi più geniali, eclettici e istrionici del panorama culturale italiano", lo ha definito il sindaco di Verona, città che custodisce il museo-archivio della sua attività teatrale con Franca Rame

Ieri, 13 ottobre, è morto di Dario Fo. "Se n'è andato uno dei personaggi più geniali, eclettici e istrionici del panorama culturale italiano. Una grande perdita per il nostro paese e per la città di Verona", con queste parole ha cercato di ricordarlo e di esprimere il dolore dei cittadini che rappresenta il sindaco di Verona Flavio Tosi. La morte del premio Nobel tocca profondamente la città di Verona, dove è stato inaugurato proprio quest'anno il Museo Archivio Laboratorio Dario Fo - Franca Rame. "Uno spazio dedicato alla custodia e valorizzazione dell'archivio prodotto in oltre sessant'anni di attività - ha continuato Tosi - Ora che, dopo Franca Rame, anche Dario Fo ci ha lasciati, la collocazione del loro museo-archivio nella città di Verona ci consentirà di ricordarli con maggiore affetto, anche attraverso la promozione di iniziative e appuntamenti culturali rivolti ai giovani e al mondo della scuola in particolare".

Anche la parlamentare veneta Laura Puppato ha rivolto un pensiero al figlio di Dario Fo, Jacopo, e alla sua famiglia. La senatrice del Partito Democratico è più volte intervenuta ai festival di Ecofuturo organizzati dai Fo. "La morte di Dario Fo genera grande tristezza in tutti noi che abbiamo riso, talvolta amaramente, ai suoi spettacoli e ammirato la sua capacità di rimanere sempre al centro del dibattito, con la stessa forza e lo stesso entusiasmo dei più giovani - ha detto Laura Puppato - Ci rimangono le opere e le sue molteplici attività artistiche per ricordarlo e stupirci ancora, ogni volta, della ricchezza culturale e di pensiero che ci ha lasciato in eredità".

Sarebbe riduttivo ricordare Dario Fo come un grillino, ma era nota la sua vicinanza al M5S e anche l'onorevole veronese Mattia Fantinati lo aveva incontrare l'estate scorsa a Cesenatico durante un incontro per il No al referendum. "Addio al premio Nobel Dario Fo, innovatore e uomo libero dal teatro alla politica - ha detto Fantinati - Era un uomo dalla mente brillante, vivace e lucida. Stupiva ogni volta perché era dotato di una cultura immensa, sempre innovativa e moderna. Fo era da anni molto vicino al Movimento perché apprezzava e sosteneva i nostri valori: l’onestà, la coerenza e la voglia di cambiare in meglio le cose in Italia. Con la scomparsa di Fo perdiamo una guida intellettuale per il paese".

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