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Cronaca

Ludwig, Marco Furlan torna libero "Non pi pericoloso"

Il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano gli ha revocato la libert vigilata

Marco Furlan, ora cinquantenne, condannato per gli omicidi rivendicati con la sigla "Ludwig", è tornato definitivamente in libertà. Lo ha deciso il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano che gli ha revocato la misura di sicurezza della libertà vigilata. Il giudice Cristina Ceffa ha depositato il suo provvedimento con cui ha deciso che Furlan non è più socialmente pericoloso e quindi, come ha spiegato il difensore dell'uomo, l'avvocato Corrado Limentani, è venuta a cadere la misura di sicurezza della libertà vigilata.

Marco Furlan e Wolfgang Abel, figli dell'alta borghesia veronese, furono autori di una lunga serie di omicidi nel nord-est dell'Italia e in Germania, in un periodo di tempo tra il 25 agosto 1977 e il 7 gennaio 1984. Crimini rivendicati con la sigla "Ludwig", marchio neonazista per un'idea del mondo da ripulire da barboni, omosessuali, tossicodipendenti, preti segnati da peccati in gioventù, discoteche e cinema porno. La striscia di sangue si concluse il 4 marzo 1984, in un locale da ballo a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

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