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In Veneto si esce solo con le mascherine e nelle aziende si misura la febbre a tutti

Nuova ordinanza del presidente Luca Zaia. Il distanziamento sociale minimo tra i cittadini deve essere di due metri. Tolto il limite dei 200 metri dalla propria abitazione per gli spostamenti

Era attesa per oggi, 13 aprile, ed oggi è arrivata l'ordinanza della Regione Veneto che ridisegna le limitazioni alla luce del nuovo decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Decreto che entrerà in vigore da domani, come l'ordinanza dell'ente regionale firmata dal presidente Luca Zaia. Proprio Zaia questa mattina ha anticipato i contenuti dell'ordinanza, ma prima ha voluto leggere gli ultimi dati sulla diffusione del coronavirus in Veneto, soffermandosi soprattutto su due cifre: «L'emergenza non è finita - ha detto Zaia - L'ordinanza concede qualche libertà ai cittadini ma non deve essere vissuta come la fine dell'emergenza. Abbiamo 245 persone in terapia intensiva e 1.427 negli altri reparti degli ospedali. Se questi due numeri non scendono o peggio ancora si alzano bisogna andar giù pesante un'altra volta».

La nuova ordinanza della Regione Veneto conferma alcune restrizioni e ne lima altre. Il punto più ripetuto è quello del distanziamento sociale che deve essere almeno di due metri. È confermata la chiusura nei giorni festivi dei supermercati e di tutti gli altri esercizi commerciali a cui è concessa l'apertura. Si possono ancora organizzare i mercati all'aperto, ma gli unici banchetti concessi sono quelli dei prodotti alimentari e dell'abbigliamento per bambini. I mercati all'aperto devono però essere perimetrati, devono avere varchi vigilati e diversi per l'ingresso e per l'uscita, l'ingresso è consentito solo ad un numero prestabilito di clienti e tutti all'interno del mercato devono indossare guanti e mascherine. Comunque, guanti e mascherine si devono indossare per ogni spostamento esterno alla propria abitazione. Spostamenti che possono essere solo individuali, ad eccezione dei disabili o dei minori che hanno bisogno di un accompagnatore, ma che sono tassativamente vietati a chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°.

Nell'ordinanza c'è un punto specifico dedicato alle due prossime festività civili: 25 aprile e 1 maggio. In quei due giorni, grigliate o feste si possono organizzare solo in casa e solo ed esclusivamente per i residenti in quella casa. In altre parole, si può far festa ma non all'aperto e non si può invitare nessuno.

Viene risolto un difetto dei precedenti provvedimenti: i padri potranno andare in ospedale ad assistere alle nascite dei propri figli perché questa attività viene inserita nella casistica delle situazioni di necessità non differibili.

L'attività motoria è concessa, ma deve essere un'attività solo individuale e si deve svolgere in prossimità della propria abitazione. È stato dunque tolto il limite dei 200 metri di distanza da casa propria per fare del moto. «Questo è un atto di grande fiducia - ha commentato Zaia - La legge dice in prossimità della propria abitazione. Usiamo il buon senso».

Possono restare accesi i distributori automatici all’interno degli uffici e delle attività regolarmente ammesse. Sono consentiti inoltre i distributori di acqua, latte, generi di monopolio (ad esempio le sigarette), prodotti farmaceutici e para-farmaceutici.

Per le attività produttive che sono aperte, comprese banche e assicurazioni, si deve applicare in ogni caso l'accordo sottoscritto con le parti sociali per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei dipendenti deve essere controllata sempre la temperatura corporea; con temperatura superiore ai 37,5° il dipendente deve essere messo in isolamento fiduciario. E per controllare che questo sia fatto, saranno incentivati le verifiche da parte dello Spisal. Viene inoltre incentivata dalla Regione la possibilità di andare in poste, banche, commercialisti e assicuratori, solo su appuntamento.

La novità introdotto dall'ultimo dpcm di Conte è che viene concessa l'apertura ai negozi di abbigliamento per bambini e alle librerie. Questa possibilità viene limitata ai soli negozi che vendono esclusivamente questi tipi di merci, solo due giorni a settimana e non nei festivi.

«Infine - ha concluso Zaia - confermiamo tutta l'ordinanza sul trasporto pubblico locale».

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